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OGGI LA FIRMA IN PREFETTURA

Guardia alta, c’è l’alleanza anti-rapina

Farmacisti, tabaccai e artigiani nel mirino: ecco l’intesa. Telecamere collegate alle forze di polizia, cabina di regia

Elisa Calamari

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redazioneweb@laprovinciacr.it

30 Gennaio 2025 - 08:46

Guardia alta, c’è l’alleanza anti-rapina

Il prefetto Antonio Giannelli

CREMONA - Oggi sarà siglato in Prefettura il protocollo anti-rapina: un documento che, recependo le indicazioni ministeriali e le esigenze degli esercenti, offre un aggiuntivo strumento di sicurezza a varie categorie che anche negli ultimi tempi sono state messe a dura prova dalla microcriminalità. Come farmacisti, tabaccai, artigiani.


«A partire da ottobre si sono susseguiti vari incontri con le categorie – spiega il prefetto, Antonio Giannelli – e abbiamo raccolto le preoccupazioni legate ad una serie di episodi ravvicinati nel tempo. Ora arriviamo a questo documento, che è un primo passo importante. Seguirà l’istituzione di una cabina di regia che ci permetterà di monitorare l’effettiva applicazione del protocollo in modo strutturato e continuo. Dobbiamo tenere presente che chi commette i reati si informa e, se sa che c’è una barriera efficace, può arrivare a cambiare idea. Qualche protocollo per singole categorie esisteva già, ora arriviamo a stipularne uno unico, nell’ottica della concretezza. Naturalmente sarà importante anche monitorarne l’effettiva attuazione».


I sistemi anti-rapina, come ad esempio la videosorveglianza collegata alle forze di polizia, saranno una risposta finalizzata alla prevenzione. Intanto, in attesa dei dettagli che saranno svelati proprio oggi, dopo la firma, Giannelli sottolinea che anche l’istituzione di zone a particolare tutela va in quella direzione.

«Subito dopo il mio arrivo ho invitato le amministrazioni comunali di Cremona, Crema, Casalmaggiore, Soresina e Piadena ad adottare, laddove non l’avessero, un regolamento per l’applicazione del Daspo urbano, strumento che ritengo molto efficace – spiega il prefetto –. Abbiamo indicativamente fissato il mese di marzo come periodo di avvio in modo tale da poter monitorare la situazione prima dell’estate. Si sono susseguite riunioni tecniche fra Questura e forze di polizia per arrivare alla condivisione delle zone di applicazione, tema trattato più volte dal Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica».


Da precisare che al momento non si tratta delle cosiddette ‘zone rosse’ suggerite dal ministro dell’Interno, ovvero aree delle grandi città vietate ai soggetti con precedenti penali. Le ‘zone rosse’ nascono infatti dalla potestà del prefetto di emettere ordinanze contingibili ed urgenti, quindi per un periodo di tempo limitato e sulla base di direttive del ministro. Il Daspo urbano, invece, è un provvedimento che dipende anche dall’individuazione di zone sensibili (e stabili) da parte dell’Amministrazione, tramite uno specifico regolamento che le contempli: da qui l’atto annunciato dal Comune di Cremona. «Abbiamo condiviso la strategia con cinque sindaci e quindi attendiamo che anche gli altri Comuni procedano coi regolamenti – conclude Giannelli –, sempre nell’ottica della prevenzione e del decoro».

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