Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

CASALMAGGIORE

Caro rette al Busi, famiglie in affanno: «Aumenti da rivedere»

Monta la polemica sul rincaro delle rette deciso dal cda della Fondazione assistenziale. Il sindaco Bongiovanni: «La spiegazione verrà fornita nel corso del consiglio comunale»

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

30 Gennaio 2025 - 05:10

Caro rette al Busi, famiglie in affanno: «Aumenti da rivedere»

L’ingresso della Fondazione Busi a Casalmaggiore

CASALMAGGIORE - Questa sera, durante il consiglio comunale, se i tempi dei lavori lo consentiranno, sarà discusso su input del gruppo di minoranza ‘Casalmaggiore la tua città’ l’aumento delle rette alla Fondazione Busi, una scelta che ha generato malumori tra le famiglie degli ospiti. Sul tema il sindaco Filippo Bongiovanni, interpellato ieri, ha rinviato il suo intervento alla seduta consiliare. Intanto la parente di un’anziana ospite racconta la sua preoccupazione per il rincaro: «L’aumento per il reparto Alzheimer è di 4 euro al giorno, da 62 si passa a 66 euro. Sono 120 euro al mese. Non è una cifra da poco per chi ha genitori o nonni con pensioni basse e deve integrare con le proprie risorse. Per alcune famiglie è un sacrificio enorme».

LE ALTERNATIVE

Secondo quanto riferito dai parenti, la Fondazione Busi si trova a dover far fronte a un debito di circa un milione di euro «e l’aumento delle rette coprirebbe solo circa 200mila euro, una parte minima del problema finanziario complessivo. Abbiamo fatto i conti: il rincaro serve solo a coprire una piccola porzione del debito. Il rischio è che, tra qualche mese, si torni al punto di partenza e si chieda un altro aumento. Non sarebbe stato meglio esplorare prima altre strade?». La decisione di aumentare le rette è stata ulteriormente criticata perché accompagnata dall’assunzione di una nuova figura manageriale: «Io non discuto l’importanza del ruolo, ma in un momento di crisi finanziaria, era davvero la priorità? La Fondazione ha bisogno di fondi, ma invece di gravare solo sulle famiglie si sarebbero potute cercare altre soluzioni, magari tramite finanziamenti o contributi pubblici».

LO SCENARIO

Un altro punto di discussione riguarda il posizionamento del Busi rispetto alle altre Rsa della zona. «Sappiamo che le rette in altre strutture sono più alte, ma questo poteva essere un valore aggiunto per il Busi. Offrire un servizio di qualità a un costo più accessibile sarebbe stato un punto di forza per la comunità, considerando che il nostro territorio non è tra i più ricchi. Non tutte le famiglie possono permettersi rette da oltre 2mila euro al mese. Qui ci sono pensionati con entrate medio-basse e famiglie che fanno fatica a sostenere la spesa. Perché non mantenere questa caratteristica invece di adeguarsi agli aumenti generalizzati senza proporre alternative? Forse si sarebbe potuto iniziare con un aumento più moderato».

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400