L'ANALISI
29 Gennaio 2025 - 19:08
Il tribunale di Cremona
CREMONA - Il 19 luglio del 2023, nel piazzale dell’Eurospin, in via Bergamo, rubarono la borsa ad un’anziana con il trucco «delle monetine». Dopo il furto, la sosta allo sportello Postamat di piazza Fiume: 600 euro prelevati con la carta della vittima. Infine, la fuga in autostrada con ingresso al casello di Castelvetro Piacentino Erano in due. Uno dei malviventi è rimasto «ignoto». L’altro no. Si chiama Mycol Alim, 32 anni, zingaro con residenza nel campo nomadi in Toscana, a Massa.
Oggi è arrivata la condanna: 2 anni e 600 euro di multa per l’utilizzo indebito della carta bancomat della vittima (reato procedibile d’ufficio). Per il furto, l’anziana ha rimesso la querela. Il pm onorario, Silvia Manfredi, aveva chiesto per l’imputato 3 anni e 900 euro di multa. Pregiudicato, Alim. Il giudice gli ha revocato il beneficio della sospensione condizionale della pena concesso dal Tribunale di Massa con sentenze irrevocabili: una per ricettazione, un’altra per furto aggravato.
«Io da quel giorno non ho più vissuto bene. Esco e sono sospettosa, mi guardo sempre in giro», aveva detto l’anziana al giudice, spiegando cosa l’era capitato quel mercoledì alle 10 del mattino nel piazzale dell’Eurospin. Caricata la spesa in auto e appoggiata la borsa sul sedile, «sono salita, faccio per metterla in moto, uno bussa al finestrino e mi dice: ‘Guardi che ha perso qualcosa’. Mi dice di scendere, l’ho visto in faccia. Ho pensato di aver lasciato un po’ di spesa giù. C’erano delle monetine per terra». La sua borsa non c’era più. «Mi sono messa ad urlare, è venuta gente».
Era arrivata un’amica. Anche lei stava caricando la spesa. E subito dopo Simona Sommi, prof di lettere, volto noto della politica, consigliera comunale leghista di lungo corso. L’una e l’altra si erano parate davanti all’auto dei malviventi. Sommi: «Aprite questa macchina e tirate fuori la borsa. Se la consegnate, non chiamiamo le forze dell’ordine». Ma quei due avevano fretta. La scusa: «Dobbiamo andare a scuola a prendere il bambino». Ma a luglio le scuole sono chiuse. Poi, la fuga. «Ci siamo dovute spostare per non essere travolte». L’allarme era stato raccolto dai poliziotti della Volante che sul piazzale avevano raccolto le testimonianze.
Come si è arrivati all’imputato, oggi lo ha spiegato Luca Mori, sostituto commissario coordinatore della Squadra mobile. Punto di partenza è la targa dell’auto «una berlina di colore scuro». L’hanno presa alcuni testimoni, che indicano la direzione di fuga verso «la città». L’auto è una Citroen Ds di colore nero. Gli investigatori scoprono che è intestata a una donna con precedenti per furto, residente a Reggio Emilia, compagna di Alim. La stessa auto è già stata controllata tre volte «sul territorio». E ogni volta, a bordo c’era Alim, uno con precedenti. Dagli accertamenti risulta che è stato più volte denunciato e condannato per furto, ricettazione, furto in abitazione, utilizzo indebito di carte di credito. Da qui, il sospetto che possa essere uno dei due autori del colpo nel piazzale dell’Eurospin.
Gli accertamenti proseguono. Gli orari sono importanti. «Il furto avviene alle 10. Mezz’ora dopo, alle 10,32, allo sportello Postamat di pazza Fiume vengono prelevati 600 euro con la carta rubata alla signora — spiega l’investigatore Mori —. Alle 10,34 la Citroen viene registrata all’ingresso del casello di Castelvetro; alle 10.50 esce al casello di Piacenza Sud con pagamento in modalità automatica». Gli investigatori sequestrano il biglietto autostradale. I colleghi della Polizia scientifica di Milano lo analizzano e rileva l’impronta di Alim. Tutto coincide.
La Squadra mobile prepara un fascicolo fotografico. Due testimoni indicano il sospettato come «uno dei due soggetti» in azione all’Eurospin. Si analizzano anche i frame estrapolati dalla telecamera del Postamat. Chi preleva i 600 euro, è un uomo con cappellino e bavero alzato. L’immagine non aiuta, ma agli investigatori non sfugge un particolare: lo intravedono. L’uomo porta al collo una collana a maglia «compatibile con quella che indossa nelle foto segnaletiche».
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