L'ANALISI
28 Gennaio 2025 - 21:04
SAN DANIELE PO - Ben 850 sanzioni in più rispetto al 2023 per l’autovelox collocato lungo il ponte Giuseppe Verdi. L’anno che si è appena chiuso ha registrato un numero di multe complessivo decisamente più alto rispetto ai dodici mesi precedenti: 6.943 infrazioni nel 2024 contro le 6.093 del 2023 per un dato che è il più alto degli ultimi quattro anni. Nel 2021 infatti sino state 6.400, mentre nel 2022 5.184. Un dato in crescita per un tratto di strada dove il limite è di 50 chilometri orari in entrambi i sensi di marcia, ma che scende a 30 chilometri orari in prossimità del cantiere, lato Cremona. Il dispositivo di rilevazione della velocità, che si trova all’incirca a metà del viadotto, è gestito direttamente dalla Provincia di Cremona, competente per quanto concerne quella porzione delle corsie ed era stato posizionato anche e soprattutto per ragioni di sicurezza vista la criticità viabilistica sul viadotto, causata dai lavori di consolidamento del manufatto tuttora in esecuzione.
Per quanto riguarda i dati nello specifico, la maggior parte delle infrazioni, 3.850, sono state per eccesso di velocità entro il limite di 10 chilometri orari, sanzione di prima fascia senza decurtazione punti. Infrazioni di seconda fascia, 2.997, superamento del limite di velocità dai 10 ai 40 chilometri orari, con decurtazione di 3 punti dalla patente di guida. Infine poche, 96 in tutto, le infrazioni che hanno causato la sospensione della patente di guida per il superamento del limite di velocità dai 40 ai 60 chilometri orari.
Interessante il dato che riguarda le sanzioni per transito coi il semaforo rosso che, per il 2024, sono complessivamente 766, mentre nell’anno precedente sono state 976. Autisti più attenti dunque a rispettare il senso unico alternato regolato dal semaforo presente ad inizio e fine cantiere nei due sensi di marcia. Quello del senso unico alternato è un sistema di gestione del traffico adottato fin dall’inizio dei vari cantieri che nel tempo, dal 2015, si sono succeduti per intervenire sulla struttura del Ponte Verdi. Questo non solo per permettere il regolare svolgimento dei cantieri stessi, ma è anche un modo per evitare troppe sollecitazioni e dunque chiusure totali troppo prolungate. Più si aumenta la velocità dei mezzi, infatti, in particolare di quelli pesanti, maggiore è la probabilità di cedimenti. Quello in corso è il terzo intervento sul viadotto e, come da cronoprogramma durerà fino alla primavera del 2026. Si interverrà sulle pile numero 60 e 61 e su giunti, guard-rail, parapetti ed infine asfalti.
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