L'ANALISI
15 Novembre 2024 - 19:48
SAN DANIELE PO - Lavori avviati sul ponte Verdi, la struttura che collega la sponda cremonese a quella parmense del fiume Po, e sopralluogo oggi pomeriggio da parte del presidente della Provincia di Parma, Alessandro Fadda, e del suo vice, delegato alla viabilità, Daniele Friggeri. Con loro anche l’ingegner Giampaolo Monteverdi, dirigente dell’ufficio viabilità e sicurezza stradale della Provincia di Parma, il sindaco di Roccabianca Alessandro Gattara e gli assessori del Comune di Zibello Polesine Parmense Sabrina Fedeli e Luca Davoli.
«Questo intervento è il secondo che viene appaltato dalla Provincia di Parma – ha spiegato Fadda – dal 2021, a riprova che ci siamo presi in carico il problema e vogliamo portare a termine l’intervento per la sicurezza del ponte stesso, ma anche dei cittadini. Abbiamo a disposizione una cifra importante che certamente non copre tutti gli interventi che questo ponte necessita, ma partiamo da una buona base per poi in futuro cercare di ottenere altri finanziamenti con il decreto Ponti. È nostra ferma intenzione monitorare l’intervento per tutta la sua durata per capirne le evoluzioni e condividere così con imprese, aziende e cittadini, che attraversano questo manufatto ogni giorno, eventuali criticità e problematiche. Soprattutto in relazione a tempistiche e probabili chiusure».
Il cantiere, come da cronoprogramma dei lavori, avrà una durata di 491 giorni, fino alla primavera 2026. «È un’opera piuttosto complessa – ha precisato il vice presidente Friggeri – anche perché la struttura, nonostante la giovane età, ha manifestato segni di decadimento dopo circa vent’anni dalla sua entrata in servizio. In particolare le travi dell’impalcato; probabilmente il degrado progressivo è stato causato dalle infiltrazioni di acqua piovana e dai sali usati nei periodi invernali. Come ribadito dal presidente, però, l’intervento sta a cuore al nostro ente, tanto che sarà di particolare interesse proprio perché l’opera di ripristino delle pile in alveo sarà effettuata da personale specializzato in lavorazioni subacquee».
Concordi sindaco Gattara ed assessori Fedeli e Davoli nel ribadire un dialogo costante con l’ente Provincia per arrivare a un intervento risolutivo. «È un collegamento troppo importante e strategico tra le province per lasciare che rimanga in questo stato. Seguiamo tutto l’iter dei progetti da quel 2015 quando ci furono i primi segnali di cedimento. Da allora abbiamo sempre sollecitato questo intervento e speriamo che nella primavera 2026 potremo avere una struttura resa sicura e stabile. Chiediamo solo in questi mesi di lavoro di avere sempre informazioni costanti e precise in modo che i cittadini possano essere a conoscenza di ogni variazione di viabilità o eventuali chiusure». I lavori sul tratto che collega San Daniele Po a Ragazzola sono cominciati ad inizio mese e proseguiranno fino all’inizio del 2026. Al momento la viabilità è a senso unico alternato ed è regolata da un semaforo in entrambe le direzioni.
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