L'ANALISI
28 Gennaio 2025 - 19:53
CREMONA - Il 17 settembre del 2018, al Penny Market una coppia rubò un succo di frutta e le caramelle per il figlio. La donna nascose «la merenda» nella borsetta, mentre alla cassa pagò una bottiglia di grappa.
Sei anni abbondanti dopo (oggi), il convivente è comparso davanti ai giudici, accusato di tentata rapina impropria. Secondo l’addetto alla sicurezza, quando lo fermò, l’uomo aveva un coltello nella cinta. Secondo il difensore, il coltello non c’era: semmai furto e non tentata rapina. Il pm vuole sentire l’addetto alla vigilanza. Lo farà il 29 aprile prossimo.
«Mio marito non aveva il coltello», ha detto oggi la compagna dell’imputato, che ai giudici ha spiegato come andò. «Quel pomeriggio ci siamo recati al Penny Market per comprare un succo di frutta e le caramelle a nostro figlio. Lui aveva già assunto alcol. Nella prima corsia aveva aperto una scatola di pistacchi. Ne ha mangiati un po’ e li ha lasciati lì». Non aveva soldi a sufficienza per pagare succhi, caramelle e bottiglia di grappa. «Ho preso succhi e caramelle e li ho messi nella borsa».
Dopo le casse, l’addetto alla sicurezza fermò l’uomo. «Il mio convivente alzò le mani. Non aveva il coltello, non lo ha minacciato». La compagna intanto raggiunse l’auto, la seguì a ruota il convivente. «Sul piazzale abbiamo visto che l’addetto alla vigilanza stava fotografando l’auto». Con la stessa auto, a febbraio del 2019, la coppia incappò in un posto di controllo dei carabinieri vicino allo stadio Zini. Identificazione e denuncia.
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