L'ANALISI
CREMONA. AGGRESSIONE IN CENTRO
28 Gennaio 2025 - 19:34
Nel riquadro l'avvocato Cristina Pugnoli
CREMONA - «La scena in testa ce l’ho, vedo le due persone... mi ricordo che uno aveva una felpa rossa, ma...». Ma l’imputato che oggi era al banco degli imputati, una ragazza chiamata a testimoniare dal pm, non lo ha riconosciuto. Si tratta di un giovane indiano accusato di tentato omicidio, di aver preso a sprangate, colpito con un grosso machete e ridotto in fin di vita, un marocchino 17enne all’epoca dei fatti accaduti il 26 marzo del 2022, una notte di violenza e sangue in piazza Roma.
Il 17enne era finito in sala operatoria e in Terapia intensiva. Insieme all’indiano, è accusato, in concorso, un connazionale minorenne. La vittima, parte civile con l’avvocato Cristina Pugnoli, attualmente pare sia in Francia, uno dei testimoni è in Germania, un altro è in carcere, mentre il fratello oggi non si è presentato a testimoniare. Il processo è stato aggiornato al 27 maggio.
Ad oggi non si conoscono i motivi del tentato omicidio: si ipotizza un regolamento di conti. Intorno all’una di notte, in piazza Roma alcuni indiani, armati di spranghe, coltelli e di un machete, accerchiarono i ragazzi marocchini. Questi ultimi riuscirono a scappare, tranne il 17enne massacrato.
In piazza Roma arrivò la pattuglia della Volante. Il ferito fu soccorso dal 118 e portato in codice rosso al Pronto soccorso. Partì l’indagine della Squadra mobile, che il 30 giugno successivo denunciò i presunti autori della brutale aggressione.
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