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MINACCIA GLOBALE

Malattie tropicali neglette: in Italia record casi Dengue nel 2024

Gli esperti invitano a rafforzare la ricerca e la sorveglianza, preparandosi a un futuro in cui le NTDs potrebbero emergere anche in nuovi contesti geograficamente e climaticamente più favorevoli

Cinzia Franciò

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cfrancio@laprovinciacr.it

28 Gennaio 2025 - 12:00

Malattie tropicali neglette: l'Italia prepara la difesa contro la dengue

CREMONA - Malattie con nomi difficili da pronunciare e scarsamente conosciute al di fuori di ristretti circoli scientifici, ma che colpiscono una grande parte della popolazione mondiale: sono le malattie tropicali neglette (NTDs), un gruppo di patologie infettive causate da virus, batteri, funghi e tossine, tra cui Dengue, Zika e Chikungunya. Queste malattie, prevalentemente diffuse nelle zone povere e marginalizzate dei paesi tropicali e subtropicali, continuano a essere trascurate dalle politiche sanitarie globali, nonostante il loro impatto significativo sulla mortalità mondiale e sulla povertà.

Il 30 gennaio, esperti internazionali, tra cui Denise Mupfasoni dell'OMS, Maria Elena Bottazzi del Baylor College of Medicine e Adriano Casulli dell'Istituto Superiore di Sanità, si riuniranno a Verona per discutere i progressi nella lotta contro le NTDs, in un congresso organizzato dall'IRCCS di Negrar. La discussione si concentrerà sulla difficile situazione dei paesi a basso reddito, ma anche sulle risposte globali per arginare queste malattie.

Federico Gobbi, direttore del dipartimento di malattie infettive dell'ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar, ha evidenziato come le difficoltà finanziarie, accentuate dalla pandemia di Covid-19, abbiano interrotto molti programmi di controllo. Tuttavia, gli sforzi internazionali hanno portato all'eliminazione di alcune NTDs in numerosi paesi e alla riduzione della prevalenza complessiva di queste malattie.

L'OMS ha lanciato una road map globale per il periodo 2021-2030, con l'obiettivo di ridurre drasticamente l'incidenza delle NTDs. Nonostante i progressi, come l'eliminazione di malattie in 54 paesi, i risultati non sono ancora pienamente soddisfacenti, con la riduzione globale di persone bisognose di trattamenti pari al 25%, rispetto al 90% previsto dalla road map.

Un aspetto preoccupante è l'aumento del rischio di Dengue in Italia, dove nel 2024 si è registrato un numero record di casi autoctoni, con focolai significativi nelle Marche e in Emilia-Romagna. La malattia, trasmessa dalla zanzara tigre, è endemica in molte regioni tropicali, ma il riscaldamento globale e la crescente mobilità delle persone hanno portato a epidemie anche al di fuori delle aree tradizionali.

Gobbi avverte che l'innalzamento delle temperature aumenterà probabilmente il numero di casi di Dengue, Chikungunya e altre NTDs in Italia, dove il sistema di sorveglianza è stato pioniere nel monitoraggio delle malattie tropicali. La chiave per prevenire la diffusione di queste patologie è la sensibilizzazione e una risposta tempestiva, soprattutto in caso di sintomi sospetti dopo un viaggio in zone endemiche.

Per contrastare la crescente minaccia delle malattie tropicali, gli esperti invitano a rafforzare la ricerca e la sorveglianza, preparandosi a un futuro in cui le NTDs potrebbero emergere anche in nuovi contesti geograficamente e climaticamente più favorevoli.

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