L'ANALISI
28 Gennaio 2025 - 05:20
CREMONA - Viabilità e sosta: due temi strettamente collegati che, in questi giorni, sono stati al centro dell’attenzione e sui quali il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio, Marco Olzi ha presentato una mozione. Le richieste vanno in due direzioni: da un lato c’è la richiesta di «misure urgenti volte a mitigare l’impatto dell’aumento delle tariffe dei parcheggi gestiti da Saba»; dall’altro l’annuncio che FdI si batterà nelle prossime settimane per una «revisione puntuale e razionale delle zone 30 in città». L’intento dichiarato, dietro i due provvedimenti auspicati dalla minoranza, è quello di «tutelare le realtà commerciali del centro di Cremona, già gravate da numerose difficoltà».
Con l’aumento delle tariffe dei parcheggi in piazza Marconi, passato da 1,80 a 2 euro all’ora a partire dal 15 gennaio, per Olzi è giunto il momento di «intervenire con azioni concrete per tutelare i cittadini e proteggere il tessuto economico locale. Le attività commerciali del centro storico, già messe in difficoltà dalla crisi economica e dalla pandemia, rischiano di subire ulteriori perdite a causa dell’aumento dei costi per i visitatori».
Da qui le proposte: «Negoziare con Saba per introdurre fasce orarie con tariffe agevolate o sosta gratuita, in particolare nei fine settimana e durante le ore serali» e «il potenziamento del trasporto pubblico locale, con l’attivazione di navette gratuite o a basso costo per collegare le zone periferiche al centro. Riteniamo che il Comune debba intervenire con determinazione per evitare che il centro storico si spopoli ulteriormente. È necessario agire per rendere la città più accessibile e attrattiva, a beneficio di tutti i cittadini e dei turisti. Il centro storico è il cuore pulsante di Cremona, un patrimonio economico e culturale che va protetto e rilanciato».
A margine della mozione Olzi annuncia che Fratelli d’Italia concentrerà l’attenzione sulla revisione delle zone 30 attualmente presenti in città. «Le zone 30, se gestite in modo eccessivamente esteso o non adeguatamente segnalate, rischiano di penalizzare la mobilità urbana, creando confusione e rallentamenti senza garantire un reale beneficio per la sicurezza stradale. Intendiamo proporre – conclude il capogruppo – una revisione puntuale e razionale di queste aree, per garantire un equilibrio tra sicurezza e fluidità del traffico».
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