L'ANALISI
26 Gennaio 2025 - 19:04
Una parte degli scout che si sono radunati a Santa Maria per rag-giungere il santuario di Caravaggio
CREMA - La camminata notturna degli scout Agesci al santuario di Caravaggio è una tradizione straordinaria che dura dal 1947. Il rito — nato per ringraziare la Madonna per la rinascita dello scautismo dopo la Liberazione — si è ripetuto ieri, con partenza dalla basilica di Santa Maria, dove gli scout del Crema 3 si sono radunati di fronte al vescovo Daniele Gianotti, con don Giuseppe Dossena al suo fianco. Il pellegrinaggio fra preghiere, canti ed emozioni è scattato alle 20 — con la scorta della polizia locale e dei carabinieri in congedo — e si è completato intorno all’una di notte, dopo la sosta a Campagnola e il ristoro a Capralba.
Il vescovo, particolarmente legato al mondo dello scautismo, ha portato il suo saluto: «Associo questo momento a quel grande camminatore che fu l’apostolo Paolo, convinto che la speranza non delude perché è fondata sulla certezza che Dio, in Gesùgiovani scout (dai 17 ai 21 anni) si sono uniti nel cammino alcuni illustri veterani del fazzolettone come Marco Bressanelli, presidente della Libera Associazione Artigiani, e Gianni Risari, presidente della Fondazione Benefattori Cremaschi. Alla preghiera in Santa Maria ha partecipato anche un trio di decani composto dall’87enne Giovanni Vito Ruiu, dall’80enne Fulvio Asticcioli e dal 78enne Daniele Vailati.
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