L'ANALISI
26 Gennaio 2025 - 12:02
Il cartello artigianale che indica via Don Milani a Piadena
PIADENA DRIZZONA - Dopo anni di attesa, Bruno Mori e sua moglie Ester Lazzari hanno deciso di prendere in mano la situazione, affiggendo un cartello di cartone per indicare il nome della loro via. «Finalmente, dopo otto anni che risiedo qui, la mia via può far sfoggio della sua insegna nuova di zecca! Di cartone, fatta da me!», dice Mori con una punta di ironia.
La mancanza di una segnaletica adeguata ha causato disagi alla coppia nel tempo, rendendo difficile per corrieri, ospiti e servizi di emergenza individuare l'abitazione della coppia, che si trova nella parte più a sud del villaggio nuovo.
Mori, già a dicembre, con un messaggio via social, aveva espresso tutta la sua frustrazione: «Sono più di sette anni che abito qui e ancora questa via non ha un cartello indicante il nome, se non è uno scandalo questo! Con tutti i problemi che ne conseguono nel rintracciarmi. W l’Italia!».
Alle critiche di chi suggeriva di segnalare il problema all’amministrazione comunale, Ester Lazzari ha risposto con fermezza: «Fatto da mesi e da anni con e-mail che confermano! Ma è tutto un rimandare. E dopo anni la cosa stanca! Fanno gli gnorri. Adesso poi devono mandare un incaricato per fare il collaudo! La cosa fa ridere, mai sentita una castroneria del genere! Qui i carrarmati non ci devono passare!».
Il tema della toponomastica ogni tanto si presenta sullo scenario locale. Basti citare il caso delle vie doppie, evidenziato dopo la fusione tra Piadena e Drizzona, che periodicamente si ripropone. Qualche disguido è capitato con i soccorsi sanitari per le due ‘via Libertà’, ad esempio, oppure i bollettini dei rifiuti della Casalasca Servizi destinati in via Libertà a Piadena sono finiti nella via Libertà di Drizzona e capita di frequente anche con i corrieri, con i tecnici, con la corrispondenza in generale.
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