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I NODI DEL TRASPORTO PUBBLICO

La ‘corrierina’ al capolinea

Flop del pulmino a orari fissi e percorso stabilito: nessun aumento degli utenti a 3 anni dal ripristino. Bordo: «Andiamo avanti fino alla scadenza del contratto, faremo delle valutazioni in vista del 2026»

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

26 Gennaio 2025 - 05:20

La ‘corrierina’ al capolinea

CREMA -  Soffre la corrierina, il mini bus che collega Ombriano e i Sabbioni con il centro città, e potrebbe essere prossima al capolinea. Il pulmino a orari fissi e percorso stabilito era stato reintrodotto dopo 15 anni nell’autunno 2021 dal Comune, in accordo ovviamente con la società di trasporto pubblico Autoguidovie. L’iniziativa non ha però portato all’auspicato incremento di utenti dei mezzi pubblici, alla base della novità. I passeggeri non mancano, anche se non sono certo una folla, ma di fatto i numeri sono i medesimi degli anni pre corrierina, quando per spostarsi sui mezzi pubblici tra i due popolati quartieri e il centro c’era solo il Miobus. Di fatto, insomma, si è trattato solo di un trasferimento di utenti. Chi va in corrierina non usa più il Miobus, i cui utenti sono diminuiti. In Comune stanno valutando il da farsi, in vista della scadenza del contratto con Autoguidovie, fissata nel 2026. Non è da escludersi che vada rimodulato il servizio, togliendo appunto la corrierina, per destinare più risorse, leggasi il bus e ovviamente il personale. 

bordo

«In questi anni i passeggeri non sono aumentati – conferma l’assessore alla Mobilità Franco Bordo –: sostanzialmente i numeri di coloro che utilizzano i mezzi pubblici per spostarsi tra Ombriano-Sabbioni e il centro sono ancora gli stessi. Andiamo avanti sino alla scadenza del contratto in essere, in vista della nuova gara d’appalto 2026 faremo delle valutazioni».

A meno di improbabili impennate dell’utenza, il destino della corrierina sembra dunque segnato. «L’istituzione del pulmino a orari fissi e percorso prestabilito ha necessariamente comportato un impegno di mezzi e personale che è andato a depotenziare il Miobus a chiamata nel resto della città» conclude Bordo.

Era il 2006 quando la corrierina, come l’hanno sempre conosciuta i cremaschi, venne soppressa e sostituita dal servizio a chiamata Miobus. Tre anni e mezzo fa il nuovo viaggio inaugurale. Autoguidovie e Comune puntavano a incrementare nel contempo del 30% il numero di passeggeri giornalieri, nel 2021 poco oltre il centinaio, che utilizzavano i pulmini di Autoguidovie che effettuano il trasporto urbano. La corrierina collega ogni mezz’ora i due quartieri con i principali punti di interesse della città: dal mercato di via Verdi all’ospedale, dal cimitero Maggiore a Largo Partigiani d’Italia. Quest’ultima fermata è uno dei due capolinea. L’altro era stato previsto in via Torre a Ombriano. Le corse, organizzate in fascia di morbida, ovvero negli orari in cui il traffico cittadino è meno sostenuto, prevedono una trentina di fermate a disposizione dell’utenza. Il giro completo dura mezz’ora, salvo ingorghi e altri problemi legati alla viabilità. Sono 17 le corse giornaliere tra le 8.30 e le 11.30 e poi dalle 14.30 alle 19. Costo del biglietto, con validità 60 minuti dall’obliterazione: 1,50 euro.

L’APP DI MIOBUS FINISCE SOTTO ACCUSA

L’assessore alla Mobilità Franco Bordo ha preso nota di una dettagliata segnalazione sul malfunzionamento dell’applicazione che si utilizza ormai da anni per prenotare il Miobus, il pulmino a chiamata, ma anche per controllare tutte le altre corse di Autoguidovie, comprese quelle extra urbane. Una rimostranza resa nota dall’ex consigliere comunale Antonio Agazzi attraverso il proprio profilo social. «Dall’app nei contatti in teoria si può mandare una mail – scrive nella segnalazione una signora che si dichiara passeggera abituale del Miobus – ma il servizio non funziona. Trovo un numero di telefono, ma tentate tutte le opzioni permette solo di avere info registrate ma non di parlare con chicchessia». Non è stata ottenuta risposta nemmeno tramite il numero WhatsApp». Insomma: «Un’app macchinosa con tantissimi errori e Miobus che spesso ti lascia a piedi». Il Comune chiederà lumi ad Autoguidovie in merito al funzionamento della tecnologia che permette di prenotare la corsa a chiamata sino a mezz’ora prima della partenza.

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