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SMART PARKING. IL PIANO

Posteggi: la svolta tecnologica. Telecamere anti ingorgo

Via alla sperimentazione in piazza Moro: addio ai sensori e informazioni dirette e precise trasmesse ai tabelloni luminosi. Così sarà più facile trovare i parcheggi liberi: stop code

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

22 Gennaio 2025 - 05:30

Posteggi: la svolta tecno. Telecamere anti ingorgo

CREMA - È svolta, per lo smart parking in città. Le telecamere al posto dei sensori e un software collegato ai pannelli a messaggio variabile. Il Comune punta sulle nuove tecnologie, da collaudare tramite una sperimentazione pronta a partire in piazza Moro, dopo aver detto definitivamente addio, nel 2024, al progetto messo in piedi lo scorso decennio, durante la giunta di Stefania Bonaldi. Di fatto i pannelli a messaggio variabile, concepiti per indicare agli automobilisti dove trovare posti liberi negli stalli blu evitando quindi code e attese, negli anni non hanno mai funzionato. E adesso si cambia registro

bordo

«In questi giorni si stanno predisponendo le attività necessarie per una la sperimentazione sul campo, che si svolgerà entro un mese in piazza Aldo Moro — conferma l’assessore alla Mobilità Franco Bordo —: tecnicamente, prevediamo l’utilizzo di un sistema di telecamere e software di ultima generazione per il monitoraggio del livello di occupazione degli stalli di sosta e dei flussi di traffico. Un sistema che, oltre alla gestione del parcheggio in centro storico, ci potrà dare una serie di informazioni utili in merito alla viabilità. Con l’utilizzo di questa tecnologia, se la sperimentazione ci consegnerà un risultato soddisfacente, contiamo di poter rilanciare lo smart parking, riattivando anche i pannelli informativi».

Il responso, in tal senso, dovrebbe arrivare entro fine febbraio, al massimo nel mese di marzo, terminato appunto il periodo scelto per le prove sul campo. Insomma, un nuovo corso dopo che, durante l’anno passato, era emerso come il precedente sistema non fosse recuperabile. «Se la sperimentazione darà esito positivo — prosegue lo stesso assessore — la allargheremo subito alle piazze ‘pulite’, ovvero dove non ci sono elementi di ostacolo al funzionamento delle telecamere, necessarie per monitorare gli stalli. Ad esempio, Trento e Trieste, Premoli, Istria e Dalmazia e Giovanni XXIII».

telecamere

Il software, tramite l’occhio elettronico, riesce — come detto — a verificare quali siano gli stalli liberi. Il segnale però, prima di essere trasmesso ai pannelli informativi, necessita di un sistema di lettura, che richiede una rielaborazione.

posteggi

«Se intercorrono pochi minuti, allora il sistema risulta efficace e comunica agli automobilisti dove possano trovare parcheggio — conclude Bordo — se invece la sperimentazione dimostrerà che il tempo trascorso sia troppo elevato, dovremo cambiar rotta. Altro elemento da verificare è la percentuale di imprecisione nell’indicare il numero degli spazi liberi: se c’è uno scarto del 5%, può essere tollerato; fosse del 30%, sicuramente no».

L’anno scorso, prima di abbandonare definitivamente il sistema dei sensori, la società che ha in gestione i parcheggi a pagamento, la Ica, insieme al personale del Comune, aveva messo in campo vari tentativi per la soluzione dei problemi, in particolare sull’attendibilità dei dati trasmessi dai sensori alle piattaforme per i pannelli a messaggio variabile. Erano stati sostituiti quei sensori che davano segnali di errore o non comunicanti, poi era stato riavviato il sistema, cercando di migliorare l’efficacia della comunicazione tramite l’installazione di ulteriori trasmettitori e ricevitori di dati. Ma i tentativi effettuati non hanno dato l’esito sperato, con una percentuale accettabile di errore, certificando il mancato funzionamento. Non avendo garanzia sull’affidabilità del sistema, il Comune è passato oltre. La sperimentazione in partenza è a costo zero per l’amministrazione cittadina.

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