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BAGNOLO CREMASCO

«Quell’incrocio va messo in sicurezza»

Protesta dopo l’investimento mortale. L’ex sindaco Aiolfi: «La tragedia poteva essere evitata»

Stefano Sagrestano

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stefano.sagrestano@gmail.com

25 Gennaio 2025 - 05:05

«Quell’incrocio va  messo in sicurezza»

BAGNOLO CREMASCO - La tragedia dell’investimento di Flaviana Beretta, l’ex infermiera 62enne di Chieve morta mercoledì sera dopo essere stata investita da una Mercedes sulla Crema-Lodi, riporta purtroppo al centro dell’attenzione la pericolosità dell’incrocio per la frazione di Gattolino. Decine di bagnolesi, in particolare chi vive nella frazione, chiedono da anni la messa in sicurezza dell’intersezione, almeno con un attraversamento pedonale protetto da un semaforo a chiamata. Il punto si trova in pieno rettilineo, lungo un’arteria tra le più trafficate del territorio, compresi i mezzi pesanti. L’opera però non sembra affatto di semplice realizzazione, stante appunto la strada provinciale.

Sulla questione in questi giorni è intervenuto anche l’ex sindaco e oggi capogruppo di minoranza di ‘Prima Bagnolo’, Paolo Aiolfi: «L’incrocio per Gattolino è pericolosissimo, lo è da moltissimi anni. Durante il mio mandato (concluso a giugno scorso, ndr) avevo convinto l’allora presidente della Provincia Mirko Signoroni (in carica sino a pochi mesi fa, ndr) e l’architetto dell’ente a effettuare un sopralluogo. Si erano resi conto della pericolosità dell’intersezione in uscita e in entrata. Risultato: una lettera, protocollata e mostrata anche ad alcuni abitanti della frazione di Gattolino, dove la Provincia ribadisce di non avere le disponibilità economiche per l’ampliamento dell’incrocio. Nemmeno la richiesta di limite di velocità, lampeggianti e strisce di dissuasione aveva trovato un riscontro positivo per la provinciale. Alla fine ci è scappato il morto».

Aiolfi sottolinea dunque precise responsabilità da parte dell’ente cremonese e sollecita chi è ora al timone della Provincia, ma anche del Comune, riprendere in mano la questione per trovare una soluzione in tempi rapidi. «Questa tragedia non è stata evitata, ma poteva esserlo – conclude l’ex sindaco –. Chissà se adesso, con il presidente Roberto Mariani in quota Pd e il sindaco Doriano Aiolfi dello stesso partito, la Provincia metterà mano al portafogli. Meglio tardi che mai».

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