L'ANALISI
23 Gennaio 2025 - 16:12
RICENGO - Ha lottato per oltre un mese e mezzo, tenuta in vita dalle macchine nel reparto di terapia intensiva degli spedali civili di Brescia. Madeline Oropesa, 39enne di origini cubane che viveva a Ricengo, è morta nei giorni scorsi. Nel fuori strada, avvenuto nella notte tra il 22 e 23 novembre sulla strada secondaria che da Crema porta in paese, aveva subito conseguenze molto gravi.
Era al volante di una Peugeot 206 che si era ribaltata in un terreno agricolo a fianco della carreggiata, dopo un volo di circa tre metri. Nel punto in cui aveva perso il controllo dell’auto, c’è infatti una piccola scarpata. Drammatica scena che si era parata davanti ai soccorritori: la Peugeot ridotta a un ammasso di lamiere e la 39enne priva di conoscenza. Da allora non si era più ripresa.
Nell’immediato era stata trasferita in eliambulanza a Brescia e immediatamente ricoverata in rianimazione. Dopo il decesso, ci sono voluti ancora diversi giorni prima che la salma venisse restituita ai familiari. Oropesa non aveva parenti stretti nel Cremasco. Il funerale è stato celebrato qualche giorno fa, quando da Cuba è arrivata la sorella. La salma è stata poi sepolta nel cimitero Maggiore di Crema. Da quanto si è appreso la 39enne lavorava in un bar di Castelleone. Dei rilievi dell’incidente stradale si erano occupati gli agenti della polizia locale cittadina. Una fuori uscita di strada autonoma, anche se non è stato possibile stabilirne le ragioni: forse una distrazione, oppure un colpo di sonno o chissà cos’altro.
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