Donne maltrattate, cinque ‘porti sicuri’

VIADANA - Dalla cucina alla camera da letto, passando per tutte le dotazioni che un appartamento necessita per una vita dignitosa e confortevole: una donazione davvero preziosa quella che il Gruppo Saviola ha indirizzato al Centro Antiviolenza (Cav) di Mantova, che potrà in tal modo accogliere altre donne vittime di maltrattamenti nei cinque alloggi a disposizione. L’azienda viadanese si è impegnata in prima battuta a rendere possibile il progetto che Cav, Regione Lombardia e Aler avevano pensato per quelle ragazze che già hanno trovato un lavoro e una relativa indipendenza economica e che, dunque, possono ripartire per una vita all’altezza di quel nome.

Gli appartamenti, però, erano ancora ‘nudi’, ovvero sprovvisti di qualsiasi complemento d’arredo e, d’altra parte, le ospiti non avevano certo la possibilità di acquistarne di tasca propria a causa della loro fragilità. Si era cercato di rimediare con mobili di seconda mano, ma l’operazione si è presentata più complicata e onerosa del previsto.

A quel punto è intervenuto il Gruppo Saviola che ha progettato, fornito e installato le cucine e i mobili base degli alloggi scegliendoli dai propri prodotti a base di pannello ecologico. Ora gli alloggi sono pronti per accogliere i nuclei famigliari, qualcuno è già entrato, felice di avere finalmente un luogo sicuro e accogliente, dove sentirsi liberi e fiduciosi in una vita migliore. Operazione benefica completata anche con l’aiuto della Fondazione Mantovana e dell’Inner Wheel.

La presidente del Cav di Mantova, Marzia Monelli: «Grazie di cuore ad Alessandro Saviola, alla Fondazione Mantovana, alla presidente Donatella Fontanesi e al direttivo dell’Inner Wheel di Mantova per aver consentito la realizzazione di un bellissimo sogno. Un grazie particolare a Michel Lorani, professionista Composad che ha personalmente seguito l’allestimento insieme ai tecnici del Gruppo, e a Marianna e Monica, le operatrici del Cav che hanno accompagnato step by step tutto il progetto».

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