L'ANALISI
22 Gennaio 2025 - 19:57
SONCINO - Oggi nella parrocchiale di San Giacomo l’ultimo commosso saluto a Luigi Maina, per tutti Gino, che si è spento a 88 anni.
Nel borgo medievale si sperava che il 2025 non avrebbe seguito la falsa, e triste, riga dell’anno appena trascorso, ricco di pagine di storia locale strappate. Invece la sorte ha giocato l’ennesimo brutto scherzo portandosi via un’icona del mondo politico e imprenditoriale entro le mura. Rappresentante nel settore della meccanica, Gino era stato tra i co-fondatori della Officine Castello, iconica impresa soncinese e tra le più importanti carpenterie cremonesi.
Di ferro la volontà e il senso del lavoro, quindi, in contrasto con il sorriso e la giovialità travolgenti. Ma il cuore, non c’è dubbio, quello era tutto per l’impegno civico nel senso più puro del termine. Ci credeva davvero e in modo palese: scritta negli annali la sua decisione di comprare e ristrutturare la storica sede del Partito Comunista soncinese in via della Valle. Il lascito gli rende onore: è di stima e apprezzamento che invece non hanno colori.
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