«La casa assediata dal guano e dai piccioni»

CREMONA - Invasa dai piccioni, con uno strato di guano su tutto il balcone. Lascia esterrefatti il grido di aiuto di una cremonese, 60 anni, che da dieci anni vive nella casa Aler (in zona via Postumia) di cui è assegnataria. La donna, invalida al 67%, teme per la sua salute, viste le condizioni igieniche dello spazio esterno.

«Vivo da sola – racconta la donna – e la mia autonomia è ridotta: ho avuto due ischemie tra il 2022 e il 2023, a seguito delle quali ho perso temporaneamente la memoria. Ho segnalato ad Aler la situazione in cui versa il mio balcone: nella via in cui risiedo, siamo in due ad avere lo stesso problema. A quattro anni dalla segnalazione, Aler è intervenuto installando dei dissuasori, che però non sono serviti a nulla. Anzi, il numero dei piccioni è praticamente raddoppiato».

Il risultato è che il balcone è divenuto inaccessibile: «C’è la necessità urgente di una disinfestazione – commenta la donna – i piccioni hanno distrutto tutto, rovinando la tenda e le zanzariere. Hanno anche nidificato. Sono bloccata in casa, e non posso uscire né per stendere né per scuotere i tappeti». Persino l’atto di aprire la finestra è diventato una scommessa con l’igiene: «Provo ad areare l’appartamento ogni giorno – prosegue – ma non voglio pensare a che cosa io stia respirando. L’odore è nauseabondo».

I volatili non mollano la presa, e la 60enne si è decisa a ricontattare Aler, per rafforzare le misure contro gli ospiti indesiderati. «Mi rispondono ogni volta che devo segnalare il fatto via mail – racconta – ma non ci sono riuscita, perché non ho confidenza con la posta elettronica. Ho una bicicletta, ma non mi è possibile spostarmi per andare fisicamente all'Aler. Sono una buona inquilina, mi comporto bene, e vorrei che le condizioni del mio balcone migliorassero». Sentita sul caso, Aler ha preso atto del caso, affermando di avere raccolto la segnalazione.

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