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Ascensore della stazione ko: «Sono stati i vandali»

Usato in attesa del sottopasso pedonale di Santa Maria. Rfi: «Ordinato il ricambio»

La Provincia Redazione

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21 Gennaio 2025 - 17:27

Ascensore della stazione ko: «Sono stati i vandali»

CREMA - A mettere ko l’ascensore del sottopasso pedonale della stazione è stato un atto vandalico. Lo ha confermato Rete ferroviaria italiana, che ha in gestione lo scalo e gli impianti della linea per Cremona e Milano, via Treviglio. Nei giorni scorsi è stata presa di mira la pulsantiera, dunque l’elevatore che si trova al binario uno è finito ko. Rfi ha subito ordinato il pezzo di ricambio e non appena arriverà, i tecnici provvederanno a riattivare l’impianto. Il problema causato da questo ennesimo gesto di inciviltà ai danni della stazione ferroviaria è duplice: impedisce a chi ha difficoltà di deambulazione ed è in carrozzina di attraversare e raggiungere il secondo binario, o viceversa. In difficoltà anche chi ha un bimbo piccolo su un passeggino. Inoltre, con il passaggio a livello ormai chiuso, il guasto rende impossibile superare la ferrovia alle persone con disabilità che utilizzano la ciclopedonale del viale di Santa Maria. Per cercare di prevenire atti vandalici e altri episodi di inciviltà, sia la polizia locale, sia le altre forze dell’ordine effettuano periodici pattugliamenti.

«La zona è sicuramente oggetto di massima attenzione — conferma il comandante della polizia locale Dario Boriani —: la videosorveglianza all’interno dello scalo è però di competenza di Rfi. Le nostre telecamere sorvegliano piazzale Martiri della Libertà». Sull’ascensore fuori servizio erano intervenute, l’altra sera in consiglio comunale, anche le minoranze. Laura Zanibelli, capogruppo di Forza Italia, anche a nome dei colleghi delle altre liste di opposizione, aveva segnalato il problema. «Per il superamento dei binari dal viale di Santa Maria verso centro Crema e viceversa, alle persone portatrici di disabilità resta il solo ascensore realizzato da Rfi» ha sottolineato la consigliera. Spingersi sino al nuovo sottopasso veicolare tra via Gaeta e via Stazione, del resto, allunga in maniera importante il tragitto, ma anche volendo la rampa della pista ciclopedonale a fianco del tunnel ha una pendenza troppo marcata, per una persona in sedia a rotelle.

«Durante l’ultima riunione dell’Osservatorio per l’eliminazione delle barriere architettoniche — ha aggiunto Zanibelli — l’unica soluzione individuata dalla giunta è stata quella di aspettare la realizzazione del prossimo sottopasso ciclopedonale sul viale di Santa Maria. Ma sui tempi previsti non è stata data risposta. Né l’assessore ai Lavori pubblici Giorgio Pagliari né Primo Podestà, capo Gabinetto del sindaco, si sono sbilanciati in previsioni. Fin dall’inizio, avevamo ritenuto che la soluzione più opportuna fosse integrare il passaggio ciclopedonale sia nel progetto del sottopasso principale, sia nel progetto appositamente studiato per il sottopasso di Rfi, necessario per il raggiungimento dei binari. Tale impostazione avrebbe consentito di evitare la previsione di un terzo e ulteriore tunnel per pedoni e ciclisti, ottimizzando sia i costi, sia la funzionalità complessiva dell’intervento. Invece ci è sempre stata negata la possibilità di mantenere il sottopasso di Rfi aperto 24 ore su 24 al pubblico anche quando non necessario per prendere i treni. Ma ora ce lo troviamo come unica soluzione temporanea, perché l’amministrazione non ha previsto per tempo come risolvere la problematica dell’attraversamento per persone con disabilità».

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