L'ANALISI
CREMA: SOSTA A PAGAMENTO
24 Marzo 2024 - 05:05
CREMA - Installati nell’estate del 2018, i sensori interrati che collegano gli stalli blu del centro città ai pannelli di Info Mobilità, grazie ai quali dovrebbe essere possibile comunicare in tempo reale agli automobilisti la disponibilità nei parcheggi, andranno definitivamente in pensione. Il motivo? Non hanno mai funzionato e non c’è modo di sistemarli. Da anni stanno dando problemi, fornendo false informazioni. E i vari tentativi di ripararli hanno dato esito negativo. Parcheggi dati per completi dal display luminoso, ma in realtà con la metà dei posti ancora liberi e viceversa. Anche l’estremo tentativo di far funzionare il sistema di gestione da remoto degli stalli non ha dato i risultati sperati.
Sin dall’inizio, da quando cioè era stato affidato il primo appalto alla società ligure Gestopark, i pannelli a messaggio variabile, che in teoria avrebbero dovuto comunicare con precisione i posti liberi negli stalli blu, non sono mai stati precisi. Nemmeno Ica, subentrata nel maggio del 2021, dopo il nuovo contratto stipulato dal Comune, ha saputo rimettere a posto le cose. La causa del malfunzionamento è la mancanza di capacità di dialogo tra i vari sistemi elettronici e informatici, che concorrono ai rilevamenti.
«Il gestore Ica — spiega l’assessore comunale Franco Bordo — sta cercando una nuova tecnologia che sia priva di sensori. Abbiamo già avuto tre incontri, nei quali ci è stato presentato un report e sono state prospettate due o tre soluzioni possibili. A breve verrà fatta una scelta, dopodiché sperimenteremo la nuova tecnologia in piazza Aldo Moro. Se dovesse funzionare, verrebbe poi utilizzata in tutti i parcheggi». Gli stalli blu in città sono 1.188, quasi tutti attualmente dotati di sensori.
«I dati che si vedono sui display — conferma l’assessore — sono tutti sballati. Ica ha ereditato, a sua insaputa, il problema dal precedente gestore Gestopark, che li aveva installati. Quando ha assunto la gestione, Ica non era consapevole che il sistema fosse difettato. Sostituirlo completamente comporterà una spesa non indifferente». Per questo motivo, potrebbe esserci bisogno di rivedere la convenzione in atto tra Comune e gestore. «Questo aspetto sarà motivo di riflessione, considerato che il malfunzionamento non è tutto imputabile a Ica. Se si troverà una soluzione, faremo eventualmente delle valutazioni sull’aspetto contrattuale».
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