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SCUOLA E LEGALITA'

La cultura del rispetto, una sfida da condividere

Nell’aula magna del Torriani il convegno promosso dal Comando dei carabinieri

La Provincia Redazione

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21 Gennaio 2025 - 10:58

La cultura del rispetto, una   sfida da condividere

CREMONA - Ascolto, sincerità, lealtà, empatia, educazione, uguaglianza: sono queste alcune delle parole che gli studenti - riuniti ieri mattina nell’aula magna del Torriani — hanno legato al termine ‘rispetto’, ‘parola del 2025’ per la Treccani e oggetto di riflessione nella giornata nazionale dedicatagli e istituita dalle legge contro il bullismo.

Il comando provinciale dei Carabinieri, guidato dal colonnello Paolo Sambataro, ha promosso il convegno, ‘La cultura del rispetto quale forma di prevenzione’.

Si è trattato di una mattinata in cui anche i saluti istituzionali sono diventati occasione di riflessione.

tavolo

Monica Livella, Paolo Sambataro, Nicola Arrigoni, Imerio Chiappa e Cristina Pugnoli ieri al Torriani

È accaduto col prefetto Antonio Giannelli, coniugando il concetto di rispetto con la consapevolezza dell’altro, con la capacità del dialogo, nella convinzione che la cultura del rispetto non nasca dall’imposizione, ma dall’educazione e dalla conoscenza di chi è altro da noi. Roberto Mariani, presidente della Provincia, ha portato la sua esperienza di amministratore locale, facendo riferimento ai nuovi media come strumenti di comunicazione che dietro l’anonimato possono portare ad agire in maniera irrispettosa.

Il provveditore Imerio Chiappa ha chiamato in causa i rappresentanti della consulta: Carlo Alberto Chiavegato, Giorgio Salti e Riccardo Geroldi chiedendo loro di riflettere sull’articolo 3 della Costituzione e ha illustrato quale sia il ruolo della scuola nel diffondere la cultura del rispetto che parte proprio dal linguaggio. In ciò rientra l’attenzione alle differenze, alle diversità, nella scuola il rispetto si coniuga nella capacità di offrire ai ragazzi le opportunità per valorizzare le loro potenzialità. Cristina Pugnoli, consigliera di parità della Provincia di Cremona, ha illustrato il suo ruolo e fornito lo spaccato di un’Italia ben lontana dall’aver raggiunto la parità di genere. Il nostro Paese è all’87º posto su 146 Stati per il gender gap , fra i 27 Paesi dell’Ue siamo gli ultimi in termini di occupazione femminile. Di strada ce n’è molta da fare in termini di rispetto. Il messaggio di Antonella Ninci, presidente del Comitato per le Pari Opportunità Inail, ha inquadrato il concetto di rispetto nell’ambito lavorativo, mentre a entrare nel merito della cultura del rispetto in contesti occupazionali è stata Monica Livella, responsabile della sede Inail cremonese, che ha chiesto ai ragazzi di riflettere sull’importanza della comunicazione e di legare parole al concetto di rispetto.

rispetto

Al colonnello Paolo Sambataro è spettato il compito di chiudere la mattinata raccontando della sua esperienza a Scampia, della diversa connotazione che il termine ‘rispetto’ assume nelle culture malavitose e sottolineando quanto la capacità di mettersi in relazione sia l’atto primo per una cultura del rispetto. A moderare l’incontro è stato Nicola Arrigoni del giornale La Provincia. 

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