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Politica in crisi: «Torni il valore umano»

Il dialogo del vescovo Napolioni e di don Bignami con esponenti di partito e amministratori

Gianpiero Goffi

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redazione@cremonaonline.it

19 Gennaio 2025 - 20:42

Politica in crisi: «Torni il valore umano»

Eugenio Bignardi, don Bruno Bignami e il vescovo Antonio Napolioni

CREMONA - «Dare un’anima alla politica», questo il tema dell’incontro di inizio 2025 — svoltosi oggi pomeriggio, per oltre due ore, nel salone Cristo Re del Seminario — del vescovo Antonio Napolioni con quanti in città e in diocesi sono impegnati in ambito amministrativo, politico, economico, sociale e del Terzo settore. Un appuntamento molto partecipato, aperto a credenti e non, che ha visto presenti anche il presidente dell’amministrazione provinciale Roberto Mariani e il sindaco Andrea Virgilio insieme a esponenti di tutto l’arco politico locale.

Ha porto il benvenuto Eugenio Bignardi, responsabile dell’ufficio di pastorale sociale della Chiesa cremonese, con un saluto speciale ai rappresentanti delle sei Comunità energetiche rinnovabili da poco costituite sul nostro territorio. Il vescovo ha sua volta rimarcato il collegamento etimologico fra l’amministrare la comunità civile e la ministerialità propria della Chiesa, accomunati nella prospettiva del servizio. E, nel contesto del Giubileo e del cammino sinodale della Chiesa italiana, ha proposto un brano della bolla ‘Spes non confundit’ di papa Francesco sull’alleanza sociale per la speranza, uno dei lineamenti del Cammino sinodale, e un passo indicativo del profeta Isaia («Per amore di Sion non tacerò...»), prima di invitare alla recita comune della preghiera del Giubileo.

Il pubblico: in prima fila Roberto Mariani, Francesca Romagnoli e Andrea Virgilio


Il tema dell’incontro coincideva con il titolo di un recente saggio (edizioni San Paolo) di don Bruno Bignami, direttore dell’ufficio della Conferenza episcopale per i problemi sociali e del lavoro, che è stato infatti il relatore. Molteplici e dense le osservazioni e le sollecitazioni che ha fornito, sia rileggendo alcuni passaggi dell’enciclica ‘Fratelli tutti’, sia portando le motivazioni di cattolici che non si sono tirati indietro, ma hanno dato concretezza alla propria vocazione politica. Non sono mancati i riferimenti a don Primo Mazzolari, come quando, rivolto a destra, sinistra e centro, ha invitato a non enfatizzare la questione della «collocazione», guardando piuttosto «in alto» e allo stile che ne deriva. In qualsiasi schieramento — ha sostenuto — il cristiano deve saper vivere una «libertà dall’appartenenza, perché l’appartenenza non è il tutto, è uno strumento, occorre starci dentro in maniera critica e libera».

Pure non ha taciuto la gravità dell’assenteismo dalle urne, anche qui con uno spunto mazzolariano. Il parroco di Bozzolo riteneva i lontani dalla Chiesa «innamorati delusi»; si può dire altrettanto anche di chi non va più a votare, e, a questo proposito si è rifatto a citazioni, convergenti, del capo dello Stato Sergio Mattarella e del Papa in occasione della Settimana sociale dei cattolici (Trieste, luglio 2024). Entrambi preoccupati per «l’analfabetismo» e la «crisi» della democrazia. Per don Bignami il credente deve abituarsi a «guardare la storia con gli occhi di Dio» e ridare alla «parola» spesso maltrattata e usata per aggredire, a partire dai social media e dai talk show, il proprio essenziale valore umano.


Ampia la discussione seguita. Fra gli intervenuti, il sindaco Virgilio ha lamentato la carenza di «collante fra politica e mondo pre-politico» (definizione, quest’ultima, non del tutto condivisa dal relatore) e sottolineato la necessità di «compromessi alti», la professoressa Luisa Tinelli ha lamentato le interpretazioni polemiche, fra cattolici, di concetti quali dignità umana e fraternità; Luca Ghidini, di Forza Italia, ha posto il tema della tensione-ricomposizione fra laicità della politica e fede religiosa; Enrico Manfredini, di Fare nuova la città si è soffermato sulla «generatività» — fondamentale per don Bignami — e tradotta anche nell’appello a sapersi «mettere dietro le quinte» lasciando spazio ai giovani. Infine la proposta del vescovo per il prossimo incontro: «Dare un’anima all’economia».

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