Pd, Michele Bellini candidato unitario alla segreteria provinciale

CREMONA - Michele Bellini, 33 anni, è il candidato unitario alla segreteria provinciale del Pd. Sostenuto da 54 firme dei 78 componenti dell’assemblea provinciale, il suo è l’unico nome presentato entro il termine, le 12 di oggi. E dunque Bellini prenderà il posto di Vittore Soldo dopo il weekend del 25 e 26 gennaio, quando l’assemblea provinciale Pd si riunirà per ascoltare le linee programmatiche del candidato, discuterle e, infine, votare.

Per essere eletto, Bellini dovrà conquistare il 50% più uno dei voti dei 78 aventi diritto, cioè 40. Un margine ampiamente alla portata, dal momento che nella fase di sottoscrizione della candidatura Bellini ha già raggiunto il 70% dei consensi. I nomi girati come possibili alternativa a Bellini — il segretario cittadino Roberto Galletti e componente del Cda di Fondazione Città di Cremona e la consigliera comunale e presidente della Commissione Ambiente Fabiola Barcellari — non sono riusciti a trovare i consensi necessari e una parte dei delegati, incerti, alla fine hanno sostenuto la candidatura unitaria. Il cambio al vertice ‘dem’ si è reso necessario dopo le dimissioni annunciate da Soldo per motivi personali all’indomani della vittoria del centrosinistra alle elezioni comunali di Cremona.

Nella lettera inviata agli iscritti, Bellini spiega che «questa candidatura è una scommessa, per me e per tutti noi. È la scommessa che ci siano tanti di voi pronti a ritrovare entusiasmo per la politica, che ci siano persone pronte a donare il proprio tempo, poco o tanto che sia, per rilanciare il nostro partito. È la scommessa che chi è più silenzioso trovi il coraggio di farsi avanti e che insieme si possa preservare uno spirito di comunità, contrastando l’individualismo che rischia di travolgere tutto. Dobbiamo impegnarci — esorta Bellini — affinché il nostro partito non si trasformi in un comitato elettorale o, peggio, in uno strumento al servizio di interessi personali. È una scommessa per coinvolgere persone nuove, accoglierle con calore e farle sentire a casa fin dal primo giorno. Una scommessa per convincere chi si è allontanato a tornare: comincia da qui, quel ‘non lasciare indietro nessuno’ che spesso ripetiamo».

La lettera si conclude così: «Non posso promettervi che vinceremo questa sfida. Le difficoltà ci sono e bisogna essere realistici. Ma soprattutto, non dipende solo da me: dipenderà anche da voi, se vorrete lavorare insieme, se ci crederete e vi metterete in gioco. Quello che posso promettervi è che io mi impegnerò al meglio delle mie capacità per provarci». Alla candidatura è allegato un documento programmatico di 37 pagine intitolato: «Oltre il presente, radici per crescere visione per cambiare» che si apre con due citazioni, una di don Milani, «A che serve avere la mani pulite se si tengono in tasca», e l’altra di Gramsci, «Sono pessimista con l’intelligenza ma ottimista per la volontà».

Certo che Bellini farà un ottimo lavoro è Soldo che ‘benedice’ la sua candidatura: «Sia dal punto di vista politico che dal punto di vista umano, questa notizia, mi rende molto felice. Michele Bellini è persona profondamente seria e preparata (ma veramente preparata per un compito così difficile) e aver lavorato perché mettesse a disposizione queste sue capacità per la nostra comunità politica, penso sia stata una delle cose migliori che ho fatto per il Partito Democratico. Michele — sottolinea Soldo — ha preparazione ed esperienza per fare bene e io lo aiuterò sia qualora mi chiedesse di agire in prima persona per aiutarlo in un ruolo difficilissimo, sia qualora mi facesse capire di stare seduto in panchina o sugli spalti, in buon ordine e cercando di restare composto: farà quello che crede e lo farà bene. Ci sarà molto da fare soprattutto per chi, come Michele, ha una grande voglia di cambiare, in meglio, il contesto in cui vive: questo suo passo in avanti rappresenta la migliore risposta alla necessità di ricambio di cui parlavo al momento dell’annuncio delle mie dimissioni, lo scorso giugno».

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