L'ANALISI
18 Gennaio 2025 - 11:12
CREMONA - Nel 2024, l'Italia ha registrato 1.045 casi di morbillo, un dato significativo che riflette un preoccupante incremento rispetto agli anni precedenti. Di questi, ben il 90% riguardano persone non vaccinate, e l'epidemia sta mostrando segni di diffusione anche nei mesi recenti. A novembre, infatti, si sono registrati 53 nuovi casi, un aumento rispetto al mese precedente. Questi dati emergono dal bollettino "Morbillo & Rosolia News" di gennaio, redatto dalla sorveglianza epidemiologica nazionale, che sottolinea l'urgente necessità di rafforzare le misure di prevenzione attraverso la vaccinazione.
Il report evidenzia che circa un terzo dei casi (34,6%) ha portato a complicazioni, con la necessità di ricoveri ospedalieri in quasi il 50% dei casi (49,5%). I casi più gravi includono complicazioni come epatite e polmonite, e si segnala anche un caso di encefalite in un giovane adulto non vaccinato.
"Questo aumento dei casi nel 2024 è un segnale di allarme, non solo per l'Italia, ma per tutta l'Europa, come già segnalato dall'Ecdc. Il morbillo resta una malattia potenzialmente pericolosa, soprattutto per i più piccoli, ma anche per gli adulti", commenta Anna Teresa Palamara, direttore del dipartimento di Malattie Infettive dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss). "Il vaccino, sicuro ed efficace, è l'unico strumento per contrastare questa malattia".
Nel dettaglio, 18 regioni italiane hanno segnalato casi di morbillo nel 2024. Le otto regioni più colpite sono Lombardia, Lazio, Emilia-Romagna, Sicilia, Campania, Toscana, Abruzzo e Liguria, che hanno insieme registrato l'85,1% dei casi totali. Le regioni con l'incidenza più alta sono la Provincia Autonoma di Bolzano (67 casi per milione di abitanti), seguita dalla Sicilia (37,3/milione) e dall'Abruzzo (37/milione).
L'età media dei contagiati è di 30 anni, ma la fascia più vulnerabile resta quella dei bambini sotto i 5 anni, con un'incidenza di 79 casi per milione. Tra i casi registrati, ben 50 riguardano bambini di età inferiore a un anno, con un'incidenza di 126,9 casi per milione.
Lo stato vaccinale è noto per la maggior parte dei casi: il 90,1% dei contagiati non era vaccinato, mentre una piccola percentuale aveva ricevuto una o due dosi del vaccino. Il bollettino sottolinea che il morbillo, seppur evitabile con il vaccino, continua a rappresentare una minaccia per la salute pubblica, soprattutto in un contesto di bassa copertura vaccinale.
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