L'ANALISI
18 Gennaio 2025 - 05:10
CASALMAGGIORE - Si è svolto giovedì pomeriggio l’atteso incontro sindacale con i rappresentanti dell’Asst di Cremona, ma la situazione delle lavoratrici e dei lavoratori addetti alle pulizie dell’ospedale Oglio Po, rimasti senza stipendio a causa della crisi finanziaria dell’azienda appaltatrice, resta drammatica e senza una soluzione concreta all’orizzonte.
Luca Dall’Asta della CGIL ha espresso il suo rammarico per l’esito dell’incontro: «C’è di mezzo il tribunale e i tempi saranno lunghi. Anche un eventuale intervento diretto di Asst non garantirebbe risposte rapide. Al momento, non risulta che siano state prese decisioni concrete, e restano da saldare gli stipendi di novembre e la tredicesima». A oggi, gli arretrati non sono stati pagati, mentre i lavoratori continuano a svolgere il loro compito in condizioni di grande difficoltà, sia economica che psicologica.
Durante l’incontro, il problema è stato nuovamente sollevato dai rappresentanti sindacali. Tuttavia, dall’Asst non sono arrivate soluzioni operative, ma solo l’assicurazione di un monitoraggio della situazione. La L’Azienda socio-sanitaria, al momento, resta, per così dire, alla finestra, perché il problema cogente riguarda la società Team Facility S.p.A. di Nova Milanese, che in data 3 dicembre 2024, ha presentato innanzi al Tribunale ricorso per l’ottenimento della procedura di concordato semplificato. Da fonti interne si apprende che l’Asst interverrà ad assegnare un nuovo incarico ad un’altra società quando sarà stato definito il percorso attualmente in corso. Dall’Asta, dal canto suo, ha anche confermato di essere in contatto con il Comitato Oglio Po per valutare ogni iniziativa utile. Non è da escludere che nelle prossime ore dal Coordinamento cittadine e cittadini per l’ospedale Oglio Po possa uscire una presa di posizione sulla vicenda.
La crisi finanziaria della società milanese che gestisce il servizio di pulizia all’Oglio Po si trascina dallo scorso dicembre, quando è stata avviata la procedura di concordato preventivo, che ha l'obiettivo di consentire a un imprenditore in stato di crisi o insolvenza di evitare il fallimento, proponendo un accordo ai creditori per la ristrutturazione dei debiti o la liquidazione del patrimonio. Quanto avviato impone il blocco dei pagamenti relativi a debiti contratti prima del 3 dicembre 2024, lasciando lavoratrici e lavoratori senza stipendio. La situazione coinvolge 24 dipendenti, molte delle quali madri di famiglia o straniere che dipendono esclusivamente da questo reddito. La precarietà sta generando un clima di esasperazione.
Nonostante le difficoltà, i lavoratori continuano a garantire il servizio, essenziale per il funzionamento dell’ospedale. Tuttavia, denunciano una grave mancanza di attenzione e di rispetto verso il loro ruolo e le loro esigenze e auspicano fortemente che si possa trovare una soluzione all’attuale momento di difficoltà in tempi rapidi.
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