L'ANALISI
17 Gennaio 2025 - 15:13
Nel riquadro il vescovo Antonio Napolioni
CREMONA - È all’insegna di un approccio «conviviale e dialogico» che il vescovo di Cremona, Antonio Napolioni, ha invitato insegnanti e dirigenti delle scuole di ogni ordine e grado presenti sul territorio diocesano all’incontro e alla cena che si svolgeranno giovedì 23 gennaio, dalle 19 in Seminario.
Come si legge sul sito della Diocesi, sarà possibile in modo amichevole «parlare di scuola tra persone che vivono la scuola», spiega don Giovanni Tonani, referente diocesano per la Pastorale scolastica. Una cena insieme dunque per discutere e confrontarsi «del bello e della sfida, oltre che delle speranze dell’essere insegnanti oggi, e insegnanti cristiani».
Al termine della serata, per chi lo desidera, ci sarà un momento di preghiera. L’incontro - prosegue il sito diocesano - è aperto a tutti: i docenti delle scuole statali, quelli delle paritarie, di qualsiasi disciplina e delle scuole di ogni ordine e grado, credenti e non credenti.
«Sarà l’occasione – chiarisce don Tonani – per essere liberi di parlare senza essere costretti a farlo di corsa nei corridoi prima o dopo le riunioni e i consigli docenti che hanno un’organizzazione e una tempistica spesso dettata da esigenze burocratiche». L’idea di questo appuntamento nasce «dalla necessità di recuperare le motivazioni – continua il sacerdote – della scelta della professione di docente».
Confrontandosi in diocesi, infatti, è emerso il dato di una crisi che sta attraversando questa professione. «Tanti giovani universitari preferiscono fare altro che insegnare, le associazioni cristiane che si occupano di scuola e docenza si stanno assottigliando».
Dunque i numeri e le difficoltà parlano di una «crisi». La Pastorale scolastica diocesana ha così pensato fosse importante intraprendere la strada dell’ascolto, che per altro già avviene incontrando in diverse occasioni i dirigenti, oppure durante i corsi di formazione per insegnanti o le visite pastorali. Ma forse non basta. «Occorre una sosta di rifornimento», spiega don Tonani. Così il progetto diocesano ha lo scopo di ripartire con gli insegnanti per «recuperare il senso dell’educare anche secondo lo stile cristiano, rivalutare il dialogo tra appassionati che insegnano e risvegliare il protagonismo all’interno delle scuole».
Quella del docente è una vera e propria vocazione. «Una vocazione – precisa Napolioni nella lettera d’invito rivolta a tutti i docenti – che la Chiesa Cremonese stima molto e apprezza per il ruolo prezioso e cruciale nell’educazione dei ragazzi». Non si tratta «di un impiego come un altro, al contrario, mi piace chiamarlo – continua il vescovo – con il suo nome specifico e pregnante di vocazione».
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