L'ANALISI
17 Gennaio 2025 - 11:14
La raccolta firme: Pietro Fiori, Vincenzo Milanesi, Federico Marchesi, Fiorenzo Albertini
CASTELLEONE - Consegnate ufficialmente al sindaco Federico Marchesi le oltre 1.200 firme raccolte in soli 15 giorni per chiedere a Padania Acque S.p.A. di mantenere operativo lo sportello presso l’ASM Castelleone. L’iniziativa ha visto tutte le forze politiche cittadine unite in una mobilitazione corale, sostenuta anche da cittadini, associazioni e partiti.
Lo sportello, che serve non solo Castelleone ma anche utenti provenienti da oltre 35 comuni limitrofi, si è dimostrato un punto di riferimento fondamentale per il territorio. Nel solo 2024 ha registrato oltre 2.600 accessi, confermandosi un servizio essenziale, soprattutto per chi non ha dimestichezza con la tecnologia. «La chiusura dello sportello obbligherebbe molti cittadini a spostarsi a Crema o Cremona per sbrigare pratiche essenziali, causando disagi evidenti», sottolineano infatti i promotori dell’iniziativa.
Le firme saranno consegnate oggi pomeriggio a Cremona ai vertici di Padania Acque, durante una riunione che coinvolgerà i sindaci di Castelleone, Soresina e Soncino, il presidente della Provincia Roberto Mariani, i consiglieri provinciali e i rappresentanti del Comitato di Coordinamento. I capigruppo consiliari Fiorenzo Albertini, Pietro Fiori e Vincenzo Milanesi hanno insistito in particolare sull’importanza di preservare un servizio che non solo facilita l’accesso alle pratiche, ma contribuisce anche alla prevenzione degli insoluti e alla sensibilizzazione sul risparmio idrico.
«La chiusura dello sportello – spiegano – non è giustificata da motivazioni tecniche o economiche valide. Si rischia un peggioramento della qualità del servizio, con ripercussioni dirette sui cittadini e sull’immagine aziendale». Con un forte sostegno popolare e un consenso bipartisan, Castelleone chiede quindi a gran voce un cambio di rotta: «Padania Acque ascolti la voce del territorio e garantisca un diritto fondamentale come l’accesso all’acqua potabile». Anche a Soresina e Soncino, dove per adesso però iniziative come quelle della raccolta firme non sono state avanzate da alcuna forza politica o istituzione, la notizia della chiusura degli sportelli ha sollevato un generale malcontento e più di un dubbio. D’altro canto, la società, ha scelto di perseguire un percorso indirizzato verso una maggiore digitalizzazione. E l’amministratore delegato Alessandro Lanfranchi aveva sottolineato, ricordando che nel frattempo se ne sarebbe parlato in consiglio, come Padania: «non sia indifferente alle osservazioni fatte, benché sia giusto ricordare che la chiusura degli sportelli è questione nota da tempo».
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