L'ANALISI
16 Gennaio 2025 - 16:26
Il tribunale di Cremona
CREMONA - Si trova in carcere dal 28 ottobre scorso per aver piantato, uccidendolo, quattro coltellate a Paolo Gamba, 44 anni, l’amico che da due giorni se l’era preso in casa, in piazza Patrioti 8/A, a Borgo Loreto, ma che non lo voleva più ospitare. Da qui, la lite finita nel sangue. «È pentito, gli dispiace», dice l’avvocato Paolo Rossi (nella foto), legale di Marco Viti, 48 anni, un passato burrascoso, fuori e dentro la galera.
Da 81 giorni di carcere per l’omicidio, Viti non ha ancora messo a fuoco come sia andata quel pomeriggio. «È ancora confuso, non riesce a mettere insieme tutti i tasselli». Assassino e vittima «si conoscevano sin da bambini, non era la prima volta che litigavano, ma cose sempre recuperabili».
In attesa che la Procura chiuda le indagini sull’omicidio, Viti, molte condanne alle spalle (nel 2023 quella a 1 anno e 8 mesi per aver minacciato e mandato all’ospedale due poliziotti) ha altri conti aperti con la giustizia. Uno lo ha chiuso oggi con la condanna a 1 anno di reclusione per resistenza a tre poliziotti intervenuti in piazza Stradivari il 7 settembre del 2022, mercoledì. «Era palesemente in stato di ubriachezza, era agitato e molestava i passanti», ha riferito uno degli agenti al giudice. Viti, uno che tirava di box e praticava le arti marziali, aveva minacciato i poliziotti. «Ha fatto riferimento alla conoscenza delle arti marziali, ci ha detto che ci avrebbe ammazzato. ‘Ve la faccio pagare, vi stacco la testa’». L’uomo si era sfilato le scarpe, lanciandole contro una vetrata. «Era impossibile instaurare un rapporto. Siamo stati costretti a contenerlo e lo abbiamo portato in Questura. Il tutto sarà durato cinque minuti».
La condanna a 1 anno di reclusione l’aveva chiesta il pm onorario. «Il mio assistito era alterato dall’abuso di alcol che ha ridotto la sua capacità di rispondere alle proprie azioni. La resistenza c’è stata, ma minima», ha arringato l’avvocato Rossi.
Ben noto ai poliziotti, Viti. Un altro conto aperto con la giustizia è il processo per resistenza, lesioni a pubblico ufficiale e danneggiamento: il 12 febbraio si terrà l’udienza (una predibattimentale). Il 3 agosto del 2022, mercoledì, al ‘Bar Stella Grigiorossa’, in via Brescia, Viti stava infastidendo una donna. Piombarono due agenti della Volante. Uno dei due si prese anche un calcio al ginocchio. ‘Contusione con edema del polso sinistro, contusione con edema del ginocchio sinistro, contusione con contrattura muscolare del tratto toraco dorsale’, è scritto sul referto: dieci giorni di prognosi. Accompagnato in Questura, Viti fu fatto accomodare sulla sedia saldata al pavimento. Il capo di imputazione racconta che «mordeva la fascia di protezione in spugna fissata al muro all’altezza del capo, asportandone una parte, deteriorandola».
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