L'ANALISI
16 Gennaio 2025 - 05:10
CREMA - È ripartito il corso di boxe senza contatto dedicato alle persone che convivono con il Parkinson. L’attività è sostenuta economicamente dal Lions Crema Gerundo. La donazione alla Fondazione benefattori cremaschi consente di affiliarsi al Rock Steady Boxing (organizzazione no profit fondata nel 2006 negli Usa) e di effettuare i corsi presso le sue strutture. Insieme allo yoga, alla danza e alla ginnastica funzionale di gruppo, la boxe è una delle attività integrative che si svolgono nella palestra di via Zurla. Il corso è tenuto da Annalaura Maurin, volontaria dell’associazione La Tartaruga e da Matteo Pappalardo, operatore di Over Limits. Entrambi si sono specializzati in questa pratica sportiva secondo il metodo Rock Steady Boxing America, ottenendo l’abilitazione all’insegnamento.
«Mio padre — spiega Maurin —: è stato il mio primo allievo. Non mi ero mai approcciata alla boxe, finché ho partecipato a un incontro organizzato dal Lions Gerundo e dal Panathlon, che trattava proprio dei benefici di questo sport per i parkinsoniani. Così ho deciso di iniziare il percorso per diventare istruttore».
Nella palestra di via Zurla, si allenano due volte la settimana una decina di persone. Si tratta di residenti nel Cremasco, che per la maggior parte sono seguiti dallo staff medico della Benefattori. A loro si uniscono alcuni caregiver, che aiutano gli istruttori. «Ci teniamo a rinnovare il nostro supporto all’iniziativa che abbiamo visto nascere e per la quale abbiamo acquistato le prime strumentazioni dal pungiball, ai guantoni ad altre attrezzature specifiche», afferma Andrea Goldaniga, presidente del Gerundo.
«Siamo convinti che sia importante garantire la continuità di questa pratica in città, che rappresenta un unicum in tutta la provincia e non solo, visto che la sola altra sede abilitata in Italia è a Como».
La pratica sportiva per chi soffre di Parkinson è funzionale alla conduzione di una vita attiva e autonoma, aiuta a mantenere la mobilità e favorisce il benessere psicologico. La boxe apporta numerosi benefici a persone con disturbi neurologici. Gli allenamenti sono vari e offrono un mix di divertimento, forza e benefici cardiovascolari, che migliora l’agilità, la coordinazione e l’equilibrio, potenziando gli effetti dei farmaci. I partecipanti apprezzano inoltre il valore sociale di questa attività.
«L’attenzione della Fondazione nei confronti delle persone con il Parkinson — aggiunge il presidente Gianni Risari — è sempre stata alta. Oltre a offrire varie attività integrative, ci impegniamo a sensibilizzare il territorio sulle tematiche correlate alla malattia e offriamo diagnosi e cura grazie a un team composto da un neurologo, fisioterapisti e psicologi».
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