L'ANALISI
13 Gennaio 2025 - 09:07
Una strada a ridosso di piazza Roma
CREMONA - Buio, buio pesto, la sera, ma anche la mattina presto. Lo sanno i ragazzi che vanno a scuola. I genitori sono preoccupati. Così come i cittadini che non si sentono al sicuro, passeggiando in molti quartieri della città.
In questi giorni girano chat di persone «furiose» per la scarsa - e in alcuni casi inesistente - illuminazione pubblica di molte vie, strade e piazze. Come la centralissima piazza Roma. Sono persone «imbufalite», perché «le nostre segnalazioni sono rimaste inascoltate, sono rimaste lettera morta», sostengono a gran voce.
L’illuminazione pubblica fa il paio con sicurezza. Il buio è complice di rapinatori, scippatori, ladri e pusher. Lo sa il sindaco, Andrea Virgilio, che a giugno di un anno fa, incassata la vittoria nelle urne, sul tema «importante» della scarsa illuminazione pubblica aveva acceso i riflettori. «Il controllo dell’illuminazione pubblica - aveva detto in un’ intervista a La Provincia all’indomani della sua elezione - non può essere la telefonata al numero verde, che poi non si fa più per rassegnazione. È un lavoro lungo, di funzionamento della macchina, di rapporto con Aem. Ed è un problema di risorse, ma questa cosa non va sottovalutata». Aveva chiesto ai cittadini di pazientare, perché il lavoro sull’impianto di illuminazione pubblica non si poteva risolvere «con la bacchetta magica». Lavoro complesso.
Il tema dell’illuminazione pubblica è importante anche per l’assessore alla partita, Luca Zanacchi. «I temi sono quattro», dice. Li elenca e li spiega. Il primo: «Il passaggio da lampade a Led in alcune situazioni ha comportato una leggera riduzione dei lumen». Il secondo tema: «A breve partiranno delle verifiche luminotecniche per verificare, appunto, l’illuminazione in alcune zone sensibili della città». Il terzo: «Stiamo operando delle manutenzioni straordinarie in alcuni punti della città». L’assessore Zanacchi fa l’esempio del «sottopasso tra lo Zaist e il Maristella». Qui, spiega, «si è intervenuti, rifacendo tutto l’impianto elettrico». Infine, il quarto tema: «Stiamo lavorando per tutti gli step propedeutici al nuovo bando e contratto con un nuovo gestore, perché nel 2026 scadrà il contratto attualmente in essere con l’attuale gestore».
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