Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

CREMONA. IL BILANCIO DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE

La città che si trasforma: «Il 2025 anno decisivo»

Finiscono alcuni cantieri e ne iniziano altri strategici come quello di ‘Giovani in centro’

Massimo Schettino

Email:

mschettino@laprovinciacr.it

30 Dicembre 2024 - 18:33

La città che si trasforma: «Il 2025 anno decisivo»

Burgazzi, Canale, Romagnoli, Virgilio, Della Giovanna, Bona e Carletti

CREMONA - «Il 2025 sarà un anno importante per la trasformazione della città: si chiuderanno alcuni cantieri, come quello della scuola del Boschetto e della palestra di San Felice, e si aprirà quello strategico di Giovani in centro e quello per il Conservatorio, l’ultima fase di riqualificazione di palazzo Magio Grasselli, per cui sono arrivati dal Ministero i finanziamenti che attendevamo da ottobre 2023».
Lo ha spiegato il sindaco Andrea Virgilio durante la conferenza stampa della Giunta per lo scambio di auguri di fine anno con la stampa locale.
«La Giunta — ha spiegato il sindaco eletto a giugno — è giovanissima», dunque non si è trattato di un consuntivo — «in questi mesi abbiamo dato la priorità al decoro cittadino, senza trascurare le partite più strategiche» — , quanto piuttosto di un ‘bilancio di previsione’.

L’INGRESSO DEL COMUNE

E fra le novità che sono state elencate, oltre a quelle più importanti, ce ne sono anche altre più piccole, come il ritorno all’antico dell’ingresso al Palazzo comunale che per gli ospiti e visitatori tornerà ad essere dal cortile Federico II: «Abbiamo risolto i problemi di sicurezza che ne avevano determinato lo spostamento. L’ingresso — ha spiegato l’assessore Paolo Carletti — sarà presidiato e la guardiola tornerà ad essere utilizzata. Se sarà possibile toglieremo anche il linoleum e ripristineremo il marmo». Il 2025 inoltre sarà anche l’anno in cui si concluderà il restauro delle arcate del Palazzo comunale che saranno liberate dai puntelli: «Celebreremo il 25 aprile — ha aggiunto Carletti — in un cortile Federico II senza più cantiere».
Già trasformata è la zona della stazione, che potrebbe arricchirsi di una novità: «Abbiamo presentato un progetto in Regione per il finanziamento della velostazione», ha spiegato Virgilio.

GIARDINI SENZA MURI

Altra novità annunciata è il parziale abbattimento dei muri di cinta del Parco del Vecchio passeggio per montare una cancellata. «Solo la parte bassa infatti — ha spiegato Carletti — è tutelata». L’idea è di rendere il del Parco un luogo non più chiuso, sottratto alla vista e dunque teatro di episodi di spaccio e poco vissuto. «Ci sono fotografie e documenti — spiega Carletti — che testimoniano come la porzione superiore del muro sia un’aggiunta del dopoguerra». Stesso discorso per il muro perimetrale dell’area Frazzi, all’inizio di viale Po: «Si potrebbe abbatterlo a piano. Oggi rappresenta un ostacolo alla libera fruizione del parco che, dietro quella cinta di mattoni, finisce per essere percepito distante e chiuso». Nella zona c’è anche il ponte sul Morbasco dove sono previsti nel 2025 i lavori di restauro.
Per quanto riguarda i Giardini di piazza Roma, si faranno nel 2025 i lavori per la messa in sicurezza delle Montagnole, per cui ci sono 50mila euro, ma non la riqualificazione complessiva per cui servono 4 o 500mila euro. Due le strade per mettere insieme la somma: la vendita di qualche asset municipale oppure la compensazione monetaria per Cardaminopsis, insediamento previsto da amministrazioni precedenti e unica area per la grande distribuzione ancora in forse in città, ha spiegato Virgilio. «Gli uffici tecnici — ha spiegato Carletti — sono già oberati e daremo la priorità ai cantieri già aperti o in via di apertura».

ILLUMINAZIONE

In occasione dei lavori alle Montagnole il cantiere resterà illuminato di notte per aumentare la sicurezza della zona, su sollecitazione della Prefettura. Più complesso il tema dell’illuminazione definitiva, che andrà concordata con la Soprintendenza. E una verifica del percorso intrapreso riguarderà anche le luci di piazza del Comune. Per quanto riguarda il resto della città, il contratto di appalto per l’illuminazione scadrà nel 2026 e dunque il 2025 sarà occasione di «verifiche e riflessioni», ha spiegato Virgilio: «Occorre chiudere alcune partite»

SICUREZZA

Per quanto riguarda la sicurezza, l’assessore Santo Canale ha spiegato che «Cremona e periferie nel 2025 avranno 17 nuove telecamere». Quanto a quelle ‘vecchie’, a Cremona sono 86, di cui 36 ancora guaste. In totale quelle installate sono 56 di proprietà comunale e 30 dell’Aler. Fra quelle municipali, 26 sono guaste e «abbiamo in corso un interlocuzione con A2A per mettere a punto un piano di riparazioni. Stesso discorso per le 10 non funzionanti di proprietà Aler: a gennaio abbiamo un incontro per un piano di ‘rientro’». «È più facile avere i fondi per nuove telecamere che per riparare quelle vecchie», ha chiosato Virgilio
Dopo lo stop al biometano con A2A si aprirà invece prossimamente un percorso per capire le opportunità di valorizzare il

TELERISCALDAMENTO

Sul tema della gestione unica della sosta, sembra emergere una non perfetta consonanza fra il Comune e la precedente governance di Aem. Per Virgilio, infatti, «abbiamo individuato un nuovo Cda e da lì si riparte».

I QUARTIERI

Il 2025 sarà anche l’anno in cui andranno al rinnovo 5 Comitati di quartiere e in cui — ha spiegato la vice sindaco Francesca Romagnoli — «verrà ridisegnata la geografia dei quartieri», troppi e troppo sbilanciati con un Centro che conta 13mila abitanti e altri, come il Castello, che non sono nemmeno mai stati attivati. «Ripensiamo al regolamento per disegnare una nuova geografia dei quartieri più vicina ai cittadini in modo che ognuno abbia anche un oratorio o un centro di ritrovo. Per questo lavoriamo anche in accordo con la Diocesi. Mai più Cdq abbandonati, ma sempre più coinvolti», ha chiosato Romagnoli, ex presidente del Cdq 11 Cascinetto, Villetta Concordia.

CULTURA

Per quanto riguarda la cultura, l’assessore Rodolfo Bona ha ribadito l’obiettivo di «valorizzare i nostri depositi. La Pinacoteca è sottodimensionata rispetto alla grande quantità di opere immagazzinate». Lontana invece la soluzione dei problemi di Palazzo Affaitati: «La riqualificazione complessiva di palazzo Affaitati e Soldi vale decine di milioni di euro. Palazzo Soldi non è una priorità che riserviamo invece agli interventi per mettere in sicurezza le coperture. Nel frattempo abbiamo fatto la climatizzazione della stanza della musica, la bonitficca dei sottotetti e con i proventi degli ingressi faremo anche la bonifica di palazzo Soldi, rimuovendo il guano e chiudendo gli accessi ai piccioni».

ZTL FERMA

C’è poi il capitolo centro storico. Prima notizia è l’annuncio del rifacimento dell’acciottolato di via Aselli. Poi il punto fermo messo dal sindaco sulle zone pedonali: «Questa giunta non farà ampliamenti, anche se un ragionamento su auto e pedonalizzazione andrà fatto con il nuovo assetto che si formerà con il progetto Giovani in centro». E Carletti ha sottolineato che «dal punto di vista urbanistico la tendenza sarà di allargare il centro storico che in nessuna città finisce con l’abside del Duomo».

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400