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CREMA. NUOVE GENERAZIONI E SALUTE

In 4 anni, 1.500 ragazzi in più in cura alla Neuropsichiatria

La direttrice dell’unità operativa: «La pandemia ha segnato profondamente anche le loro vite»

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

12 Gennaio 2025 - 05:20

In 4 anni, 1.500 ragazzi in più in cura alla Neuropsichiatria

CREMA - Cresce il disagio giovanile e sono sempre di più gli adolescenti, ma anche i bambini che frequentano le scuole primarie, ad avere problematiche di apprendimento, emotivo-relazionali e del comportamento. Ne sanno qualcosa all’Uonpia, acronimo che sta per Unità operativa di neuropsichiatria infantile e dell’adolescenza, dove si svolgono attività di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione in ambito neurologico, psichiatrico e neuropsicologico, rivolte appunto alla fascia di età sino ai 18 anni.

Il numero di casi trattati è passato dai 2.000 del 2020 ai 3.571 del 2023 (ultimo dato disponibile), riportato dall’Asst diretta da Alessandro Cominelli nel proprio piano sanitario territoriale. Di questi, due terzi — per l’esattezza 2.180 — hanno meno di 13 anni. Crema e il suo territorio non sono certo l’eccezione, il problema ha una portata regionale e nazionale.

E alla base del picco di casi, secondo la direttrice dell’Uonpia Alessandra Foppa Pedretti, c’è innanzitutto la pandemia. «Il Covid ha segnato profondamente le vite di noi adulti e dei giovani, in particolare gli adolescenti, cui è stato richiesto di ripensare la propria esistenza in una fase personale e delicata di cambiamento. La pandemia è stata uno spartiacque rispetto a cosa eravamo prima e a cosa siamo oggi. L’isolamento, le chiusure e il ripensamento delle relazioni sociali hanno richiesto ai più giovani uno sforzo ulteriore. Il grande attaccamento, che in quel periodo hanno maturato nei riguardi dei device tecnologici e dei social network, ha avuto importanti ripercussioni sulla loro salute psicofisica».

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E qui entra in gioco l’altro fattore destabilizzante, che non si è certo esaurito con la fine dei contagi, il mondo parallelo del virtuale: «Propina sempre immagini di corpi perfetti, non è dunque complesso capire perché anche il numero di disturbi alimentari sia in continua crescita», aggiunge la specialista.

Per far fronte a una richiesta crescente, anche la Neuropsichiatria infantile è stata coinvolta nella costituzione nell’Asst di Crema di un’équipe multidisciplinare per il trattamento dei disturbi alimentari, che interessano per lo più adolescenti. La stessa équipe si prende cura dei giovani con disturbi dello spettro autistico con problematiche di obesità. Negli ultimi anni è stata implementata anche l’attività dell’ambulatorio dedicato ai bimbi nati pretermine con un follow up personalizzato fino al primo anno di vita.

Sempre in riferimento al disagio giovanile, gli obiettivi dell’Asst, per i prossimi mesi, sono di lavorare alla prevenzione ed intercettazione precoce: «È necessario consolidare il raccordo dei servizi specialistici con la scuola — sottolinea il piano — con gli enti locali e la rete informale costituita da associazioni, organizzazioni di volontariato, realtà sportive e ricreative-aggregative. Ma anche con la prefettura e i servizi della giustizia minorile, gli Informagiovani e i centri per la famiglia».

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