L'ANALISI
11 Gennaio 2025 - 19:59
Il nuovo ponte Bailey come appare nelle simulazioni diffuse dalla Provincia di Cremona
CALVATONE - Ci ha provato Enrico Tavoni, ma non c’è stato nulla da fare. Sul ponte ciclisti e pedoni non possono passare. A escluderlo è stato, al termine dell’affollato incontro pubblico di giovedì pomeriggio nella sala civica ‘Bruno Tosatto’, Giulio Biroli, funzionario responsabile del settore Infrastrutture della Provincia di Cremona. «Viste le tempistiche previste per la realizzazione del ponte Bailey – ha detto Tavoni – e vista l’autorevolezza delle figure sedute al tavolo, io lo chiedo, in modo che poi ci sia una risposta ufficiale: è possibile consentire il passaggio ciclopedonale in attesa del nuovo ponte?» Biroli non aveva scelta per rispondere, perché il divieto di transito è già in vigore: «Mi dispiace, ma non è ammissibile, per i problemi dei carichi esistenti».
Insomma i cittadini devono armarsi di pazienza. Molti l’hanno già persa, in effetti, ed è comprensibile visto che il ponte è chiuso dal 9 giugno 2023. Dal pubblico, giovedì sera, è partita anche una domanda relativa a come si sia potuti giungere al punto attuale: «Ma che manutenzione è stata fatta del ponte?» Il sindaco di Calvatone Valeria Patelli è stata netta: «Non è mai stata fatta». Il presidente della Provincia di Cremona Roberto Mariani ha fatto presente che «in relazione alla manutenzione entrano in gioco competenze diverse. Il problema purtroppo nel tempo è stato lasciato andare».
Tergiversa oggi, tergiversa domani, e siamo giunti al prevedibile ‘collasso’ della struttura secolare. Va detto comunque che tutta la vicenda ora ha subito una accelerazione, sebbene le tempistiche – dettate dai passaggi burocratici – siano ritenute troppo lente. Un concetto ribadito più volte riguarda la comunicazione ai cittadini: «Metterci la faccia è un dovere nei confronti delle comunità che vivono un disagio, offrendo loro informazioni certe e garanzie, sia nel bene che nel male», ha detto Mariani.
A proposito di metterci la faccia, il vicepresidente della Provincia Luciano Toscani ha reagito a un «vergogna» che si è alzato dal pubblico quando l’ingegner Biroli ha comunicato che il ponte provvisorio sarebbe entrato in funzione a marzo del 2027. Il consigliere di Casalmaggiore ha ricordato che, già nel mese di ottobre 2024, durante il primo mese di insediamento della nuova amministrazione provinciale, sono stati ascoltati amministratori locali e rappresentanti del comitato, assumendo impegni concreti. Ha sottolineato l’importanza di spiegare chiaramente il percorso tecnico intrapreso, rimanendo disponibili a raccogliere idee, suggerimenti e istanze dai cittadini. «Se ci saranno ritardi, torneremo a spiegarne i motivi. Invito chi ha detto ‘vergogna’ a venire a dire di che cosa dobbiamo vergognarci», ha dichiarato Toscani, ribadendo l’impegno dell’amministrazione a monitorare costantemente l’avanzamento del progetto e a garantire trasparenza e vicinanza al territorio. «La bacchetta magica qui non ce l’ha nessuno, le leggi ci sono e vanno rispettate. Quanto illustrato è quello che si può fare. Se poi qualcuno ha soluzioni o idee diverse, si faccia avanti».
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