L'ANALISI
11 Gennaio 2025 - 17:59
SPINADESCO - Quella scorta nei giorni scorsi da un pescatore sulle rive del Po a Spinadesco, oltrepassata la piazzola rifiuti lungo la strada che porta al Manola, non è una cassaforte, ma un armadio blindato che con ogni probabilità conteneva armi. I ladri, dopo averne preso il contenuto, se ne sono sbarazzati gettandolo in acqua.
E ora, ovviamente, il rinvenimento si tinge di mistero perché un conto è rubare soldi e gioielli, un altro pistole o fucili. Dove sono andati a finire? A cosa serviranno? A chi le hanno rubate? Sono interrogativi che difficilmente avranno risposta perché non si conosce il punto in cui l’armadio è stato gettato in acqua e dunque è molto arduo stabilire anche approssimativamente la loro provenienza.
È logico presupporre che i legittimi proprietari abbiano comunque sporto denuncia di furto alle forze dell’ordine che sicuramente hanno avviato le indagini di rito perché, come detto, il bottino, più che prezioso è molto pericoloso.
A proposito di rinvenimenti, lo stesso pescatore a una trentina di metri dall’armadio ha trovato anche delle ossa che in un primo tempo lo hanno fatto sobbalzare, perché se uno di mestiere non fa il medico o il veterinario potrebbe anche pensare che si tratti di resti umani. È quello che in effetti ha pensato lui stesso, ma da una prima, sommaria valutazione da parte degli esperti, si tratterebbe di un grosso animale. Potrebbe essere un daino.
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