L'ANALISI
11 Gennaio 2025 - 05:10
CREMONA - Un altro pomeriggio da dimenticare per i residenti della zona via Orti Romani e del parco Rita Levi Montalcini. «Ci sono uomini che si radunano qui ogni giorno e trascorrono l’intero pomeriggio a ubriacarsi e bivaccare sulle collinette della piazza», è solo una delle segnalazioni che gli abitanti della zona hanno fatto circolare come nuovo grido d’allarme per un parco che, da anni, sembra non trovare pace né soluzione alle brucianti contraddizioni sociali che interessano la zona.
A frequentare le collinette e i giardini del parco sono soprattutto giovani delle comunità immigrate cittadine, in prevalenza africani: «La questione non è solo legata alle sanzioni e al presidio del parco – spiega il comandante della polizia locale, Luca Iubini –. Prendiamo l’ultimo caso: arrivando sul posto abbiamo potuto constatare alcuni comportamenti incivili messi in atto e provveduto a comminare delle sanzioni amministrative, come previsto dalla legge. Detto questo, è evidente che con questi soli mezzi non si risolverà la situazione: gli individui che si ritrovano a bivaccare ai parchi cittadini vanno intercettati e inseriti in percorsi di coinvolgimento e sensibilizzazione».
Si fa presto, insomma, ad invocare più controlli o pene più dure per gli incivili ma si fa ancora troppo poco per un’integrazione reale, che non solo porrebbe rimedio al degrado sociale nel quale vivono queste persone, ma toglierebbe dalla strada e dai bivacchi molesti tanti di loro. Nel frattempo, la polizia locale, di concerto con l’amministrazione, sta lavorando a un piano per intervenire in maniera strutturale – assicura il comandante Iubini – sul fenomeno.
Una situazione ben nota anche al comitato di quartiere che, con il presidente Fabio Lodigiani, ha già sottoposto la delicata questione all’amministrazione comunale: «A luglio abbiamo avuto un incontro con il vicesindaco, Francesca Romagnoli e gli assessori alle Politiche sociali, Marina della Giovanna, e alla Sicurezza, Santo Canale. Un confronto che, a ripensarci ora, ci lasciò solo parzialmente soddisfatti: sicuramente furono messi sul tavolo degli interventi nel breve tempo molto necessari, come l’incremento dei servizi di pulizia stradale nella zona e la mappatura con i servizi sociali dei frequentatori del parco». Tra le altre cose, tramite l’intervento dei Servizi sociali, nella piazza è stato collocato un bagno chimico: un intervento che può cambiare la situazione dal momento che molte delle lamentele dei residenti erano legate proprio al costume diffuso tra i frequentatori del parco di orinare in luoghi pubblici, in preda ai fumi dell’alcol. «D’altro canto ci sembra siano spariti gli interventi a medio e lungo termine, a partire dall’impegno mai rispettato a rivederci in settembre». L’auspicio del presidente Lodigiani è che «il percorso di collaborazione per individuare delle soluzioni condivise ed efficaci».
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