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CREMA: LA PROTESTA

Sosta selvaggia, le famiglie sulle barricate

Via Canger, residenti esasperati: «Dopo tre mesi ancora nessuna risposta dall’amministrazione»

Dario Dolci

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redazione@laprovinciacr.it

08 Gennaio 2025 - 05:05

Sosta selvaggia, le famiglie sulle barricate

La lunga fila di automobili in sosta vietata in via Giulio Canger

CREMA - Più che una strada è un luogo di parcheggio selvaggio. E i residenti si lamentano. Stiamo parlando di via Giulio Canger, situata tra viale De Gasperi e via Carlo Urbino. «La nostra è una strada chiusa — afferma Aldo Aiolfi – in fondo alla quale si è appena aperto un nuovo cantiere per la costruzione di un’altra palazzina. Ciò significa che per molto tempo avremo un transito continuo di camion e di mezzi dell’impresa edile».

Fin qui niente di strano, se non fosse che la strada di passaggio è sempre ostruita da auto parcheggiate in divieto. «Sulla sinistra ci sono disegnati gli stalli per la sosta – spiega Aiolfi – mentre sulla destra la corsia è occupata dalle macchine in fila indiana, lasciate dove non sarebbe possibile farlo. Il risultato è che il transito nella nostra via è sempre assai difficoltoso».

Il cittadino residente ha provato a rivolgersi nelle sedi competenti per fare in modo che il problema venga risolto: «Sono stato negli uffici della polizia locale e mi è stato detto che dovevo rivolgermi al Comune. Quando mi sono presentato mi hanno suggerito di inviare una mail con posta certificata, cosa che ho fatto per segnalare la situazione. Dopo tre mesi non avevo ancora ricevuto risposta».

Aiolfi non si è comunque perso d’animo: «Ho chiesto un appuntamento con l’architetto Francesco Antonio Benfatto, che m i ha ricevuto in municipio e al quale ho portato tutta la documentazione fotografica che conferma la presenza quotidiana di auto in sosta vietata. In mia presenza, l’architetto ha chiamato il comandante la polizia locale per chiedere di effettuare dei controlli». La situazione, però, non è cambiata. «E infatti – conclude Aiolfi – circa un mese fa ho scritto un’altra mail al Comune per dire che il problema permane, ma anche per chiedere di regolamentare la sosta, soprattutto in previsione dell’apertura del nuovo cantiere. Se le cose non cambiano, non si potrà più transitare».

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