L'ANALISI
07 Gennaio 2025 - 19:45
CREMA - L’opera è costata 1.087.000 milioni di euro, interamente finanziati dal Pnrr. Il problema è che, per il momento, dallo Stato sono stati girati al Comune solo 300mila euro, con l’amministrazione che ha già versato all’impresa costruttrice quasi il 90% del costo dei lavori, anticipando di fatto 600mila euro. Quello relativo alla costruzione del nuovo refettorio della scuola primaria Braguti, inaugurato stamattina dalla giunta, dai tecnici comunali e dal preside Paolo Carbone, è solo l’ultimo esempio in ordine di tempo di come i ritardi relativi al saldo del Pnrr stiano impattando pesantemente sugli enti locali.
Nel Cremasco sono molteplici le amministrazioni che stanno incontrando serie difficoltà nell’anticipare i fondi che, giustamente, vanno pagati alle imprese esecutrici. Il risultato è che i cantieri di opere pubbliche avviate si fermano per lungo tempo. Crema non fa eccezione ma a differenza di diversi centri più piccoli del territorio, avendo ovviamente un bilancio più corposo riesce a trovare le risorse per coprire temporaneamente i costi.
Un altro fattore fondamentale è la disponibilità di liquidità che non tutti gli enti locali hanno. Ciò permette di affrontare questi ritardi senza troppi patemi. Fattori ricordati oggi dalla vicesindaca e assessora al Patrimonio Cinzia Fontana. «Attendiamo che arrivino i fondi, il decreto non è ancora uscito. Grazie ad un bilancio solido facciamo di tasca nostra». Parlando della nuova mensa il sindaco Fabio Bergamaschi ha evidenziato la portata dell’intervento. «Il vecchio refettorio prefabbricato era ormai inadeguato e pieno di problemi: inoltre, tutti i bambini non potevano stare insieme nello stesso spazio».
Adesso le sale sono due, con al centro la zona di smistamento dei pasti. Possono ospitare sino a 300 alunni, attualmente alla Braguti sono 250. Merito delle soluzioni tecniche adottate che non hanno comportato un aumento di cubatura dell’edificio, dotato anche di tutti gli accorgimenti per garantire bassi consumi energetici e dunque un ridotto impatto ambientale. Inoltre, il Comune ha finanziato interventi aggiuntivi.
«Abbiamo fatto un investimento extra – ha aggiunto l’assessore alle Opere pubbliche Giorgio Pagliari – pari a 330.000 euro per una connessione coperta tra mensa, scuola e palestra oltre alla messa in ordine dell’edificio della primaria». In questo modo il refettorio è collegato ai due edifici già esistenti e i bambini non devono uscire all’aperto per raggiungerlo La collega all’Istruzione Emanuela Nichetti ha sottolineato «l’estrema funzionalità di questa nuova struttura e la grande disponibilità di tutti gli attori coinvolti in questo progetto». I lavori erano iniziati oltre un anno fa. Infine, il preside Carbone ha concluso il giro degli interventi ricordando come il refettorio potrà essere utilizzato anche da altri alunni del comprensivo, ad esempio quelli della non lontana primaria di Curtatone e Montanara. «Una collaborazione che già mettiamo in atto tra le varie scuole del nostro istituto».
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