L'ANALISI
04 Gennaio 2025 - 14:22
MONTICELLI - Il tentativo di uccisione di un esemplare di cigno selvatico da parte di ignoti non si è concretizzato. L’animale si è infatti salvato: è stato rinvenuto sofferente e recuperato nelle acque del fiume Po a San Nazzaro dal Centro Recupero Animali Selvatici (CRAS) di Niviano e sottoposto alle cure del caso.
L’esemplare aveva numerosi pallini da caccia conficcati nell’ala e nel collo. Considerato che i cigni non rientrano tra le specie cacciabili e che il posizionamento dei pallini da caccia indica il ferimento mentre era in volo, i carabinieri del Nucleo Forestale di Piacenza ipotizzano che l’esemplare possa essere stato vittima di un’attività di bracconaggio mirata.
Dopo le cure, fortunatamente il cigno ora sta decisamente meglio ed è già stato rimesso in natura proprio nelle acque del fiume Po, nella zona di tutela speciale Oasi De Pinedo a Caorso, alla presenza del veterinario Riccardo Rossi e della biologa Fabiana Ferrari, responsabili del CRAS di Niviano.
Presenti anche i carabinieri del Nucleo Forestale di Piacenza, che proseguiranno nel monitoraggio dell’esemplare, rafforzando i controlli sull’attività venatoria a contrasto del bracconaggio. Il cigno è tornato a nuotare nelle acque del Po in tutta la sua bellezza.
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