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SAN DANIELE PO

Esenzioni Isee, quest’anno c’è lo stop

Bilancio da sistemare: la scelta adottata dal commissario prefettizio Musarra

Pierluigi Cremona

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pierluigi.cremona@virgilio.it

02 Gennaio 2025 - 10:42

Esenzioni Isee, quest’anno c’è lo stop

Il commissario prefettizio Stefano Antonio Musarra

SAN DANIELE PO - Stop alle soglie di esenzioni Isee per i servizi sociali del 2025. La decisione, sofferta ma praticamente obbligata, è stata presa dal nuovo commissario prefettizio Stefano Antonio Musarra. È un'altra delle conseguenze del dissesto finanziario deliberato dal consiglio comunale guidato dall'allora sindaco Davide Persico il 13 ottobre 2022 che ricade economicamente sulla cittadinanza. Già all'inizio dell'anno scolastico 2024-2025, con l’allora commissario Gianpaola Modolo, erano state abolite le soglie di esenzione e compartecipazione per la mensa e per il trasporto scolastico, servizi totalmente a carico delle famiglie.

«Lo stop alle esenzioni è necessario per garantire la totale copertura dei costi e delle spese, al fine di erogare le prestazioni sociali e al contempo procedere al risanamento del bilancio, che si trova in dissesto finanziario», recita la delibera commissariale.

Le soglie di esenzione erano state approvata il 23 gennaio 2024 dalla giunta guidata da Persico e prevedevano tre fasce di pagamento del servizio secondo il proprio Isee (Indicatore della situazione economica equivalente) che viene calcolato in base al reddito famigliare e ad altri beni posseduti. Quindi indipendentemente dalle possibilità economiche, tutte le famiglie che necessitano dei servizi sociali che riguardano anche casi di disabilità o particolarmente delicati, pagheranno la stessa cifra.

I servizi per cui le esenzioni sono abolite sono: il Sad (servizio assistenza domiciliare), l'Adm (assistenza domiciliare minori), anziani nella Rsa i pasti a domicilio che in particolari criticità erano compartecipati dall'ente locale, Sfa (servizio formazione all'autonomia), Cse (centro socio educativo) e Cdd (centro diurno disabili). La speranza è che nel corso del 2025 la situazione economica dell'ente locale migliori, per far tornare le soglie di esenzione già nel 2026.

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