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LIUTERIA: LA STORIA

Di padre in figlio, così vince la tradizione

I cremonesi Massimo e Davide Negroni: due vite nel segno del saper fare artigiano

Nicola Arrigoni

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narrigoni@laprovinciacr.it

30 Dicembre 2024 - 05:15

Di padre in figlio, così vince la tradizione

Davide e Massimo Negroni: figlio e padre confrontano i loro violini

CREMONA - Il padre, Massimo Negroni tiene in mano un violino datato 1991, lo stesso anno di nascita del figlio Davide, che mostra il suo violino, stesso modello, ma ovviamente mano diversa: «La foto ci ritrae insieme, impegnati a confrontare i due strumenti, il suo costruito quando io nascevo, il mio realizzato all’età che aveva mio padre nel 1991 — racconta il liutaio poco più che trentenne —. È bello potersi confrontare con proprio padre, ma al tempo stesso è anche una possibilità che deve compiersi nel segno dell’autonomia reciproca. Questo mi ha concesso mio padre e oggi lo apprezzo in maniera particolare».


Davide racconta di come la vocazione per la liuteria a casa si nutra di una cultura del saper fare con le mani che dura da generazioni: «La mia è una famiglia di artigiani — racconta —. Mio bisnonno, mio nonno e mio zio erano e sono tappezzieri, mi ricordo che da bambino stavo in bottega e mi piaceva lavorare col legno, facevo faccine di legno con martello, seghetto e tenaglia. Quelli sono sempre stati i miei giochi». Chi conosce il lavoro di Davide Negroni apprezza non solo la qualità degli strumenti, ma anche l’esito di una manualità molto spiccata e assai duttile che a lasciare il segno.


La liuteria, per l’artigiano di 33 anni, non è il primo amore e non è la sua prima scelta. Davide arriva alla liuteria dopo un percorso di saper fare legato al legno: «Quando si è trattato di scegliere la scuola superiore avrei voluto iscrivermi ad arredamento, mi è sempre piaciuta l’idea di restaurare mobili, ma quell’anno l’indirizzo non partiva e allora ho ripiegato sul liceo artistico — prosegue —. Il corso di studi mi ha permesso di impratichirmi con altre arti, ma certo il mio campo è e rimane la manualità. Finito il liceo, ho lavorato un po’ nella bottega di tappezzieri di famiglia facendo esperienza, poi mi sono dedicato al restauro degli organi, avvicinandomi a quell’arte che usa il materiale per permettere alla musica di nascere ed esprimersi».

Così, pian piano, Negroni junior si è avvicinato al mestiere del padre: «A un certo punto mi sono detto, perché no? Sono andato a lezione d mio padre, che mi ha seguito e assistito — spiega —. Ho fatto il giovane di bottega. In questo mio percorso mi reputo fortunato: ho avuto una bottega in cui crescere e imparare il mestiere, nel segno della più squisita tradizione artigiana. Poi noi siamo proprio cremonesi, apparteniamo a questa terra e forse anche per questo, alla , sono arrivato ad abbracciare l’arte della liuteria».


È questa trasmissione di padre in figlio che anima la passione di Davide Negroni: «È logico che, a differenza di molti altri miei coetanei, io ho potuto avvantaggiarmi di una struttura a cui appoggiarmi — confessa —, ma ci sono i pro e contro. Alla fine sei sempre il figlio di... sei la seconda generazione. Facendo e imparando ho cercato il mio stile, tenendo come strumenti iconici i violini di Guarneri del Gesù, ovviamente prendendo quei capolavori a modello, modificandoli pian piano, secondo un mio sentiment».


Oggi Davide può dire di essere riconosciuto: «I clienti riconoscono le differenze, i miei violini, ad esempio, più scuri e profondi, quelli di mio padre più potenti e brillanti, anche se, magari, partono dallo stesso modello — spiega —. Credo sia questo che si intende per la capacità di un liutaio di imprimere la propria personalità e le proprie caratteristiche agli strumenti che costruisce, al di là dell’estetica. Lavoro con tutto il mondo, da Taiwan all’America. Mi dà grande gioia lavorare per i musicisti e le orchestre, con gli studenti dei conservatori. Forse anche per questo pongo molta attenzione agli aspetti acustici, anche se credo che questa sia un po’ la caratteristica dei liutai della mia generazione».

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