L'ANALISI
29 Dicembre 2024 - 05:05
CASALMAGGIORE - La creazione di una rete di ‘sentinelle del disagio’ come presidio sociale. Questa la proposta illustrata durante il consiglio comunale dall’assessore ai Servizi Sociali Massimo Mori per affrontare le fragilità del territorio. Mori ha spiegato che queste figure, tra cui allenatori sportivi, commercianti e altri cittadini, dovranno fungere da «termometro della situazione» per individuare e segnalare precocemente problemi di povertà o difficoltà sociali: «Una volta le attività commerciali erano luoghi dove la gente parlava, si sfogava e si scambiavano informazioni. Oggi dobbiamo recuperare quel ruolo fondamentale di ascolto e vicinanza». L’assessore ha ribadito che la prevenzione sociale passa dalla comunità stessa: «Tante volte certi inizi di disagio, difficoltà o fragilità possono essere individuati da queste persone, che sono più vicine al tessuto quotidiano della popolazione».
Oltre a questa proposta, Mori ha sottolineato l’importanza di dare continuità ai progetti avviati dall’ex assessore Linda Baroni, spiegando che «su certi progetti mi sono appoggiato, perché avendo già fatto un percorso, è giusto portarli avanti anche nel 2025». Tra questi, un focus particolare sarà rivolto agli inserimenti lavorativi per persone in condizione di povertà incolpevole, coloro che hanno perso il lavoro per cause indipendenti dalla loro volontà: «Dobbiamo dare a queste persone la possibilità di rientrare nel mondo del lavoro e riconquistare la loro dignità». Passando al tema della sicurezza, Mori ha evidenziato l’aggiornamento del regolamento di polizia urbana, in linea con il Decreto Minniti, e ha illustrato iniziative di sensibilizzazione per contrastare le truffe agli anziani. «Con l’Arma dei carabinieri stiamo organizzando incontri nelle frazioni e negli oratori, dove verranno spiegati gli atteggiamenti da tenere per proteggersi e come utilizzare il numero unico di emergenza 112».
Mori ha poi affrontato il delicato tema della violenza di genere, annunciando la creazione di un tavolo tecnico multidisciplinare: «Stiamo lavorando con i servizi sociali e l’Arma dei Carabinieri per attivare sul territorio le stanze rosse, spazi dedicati all’ascolto delle donne vittime di violenza. È fondamentale che ci sia una collaborazione tra tutte le istituzioni coinvolte».
Durante il dibattito, il consigliere Luciano Toscani ha espresso perplessità sulla correlazione tra disagio sociale e delinquenza. «I delinquenti a Casalmaggiore non sono persone bisognose dei servizi sociali. Questi due ambiti riguardano gruppi sociali molto diversi e non si sovrappongono», ha affermato Toscani, evidenziando la necessità di distinguere tra prevenzione sociale e repressione. In chiusura, Mori ha ricordato l’importanza di potenziare il corpo degli ausiliari di polizia locale, reclutando giovani tra i 18 e i 20 anni: «Un ragazzo giovane può parlare molto di più con i suoi coetanei rispetto a un cinquantenne».
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris