L'ANALISI
28 Dicembre 2024 - 10:39
CREMONA - Il tradizionale pranzo di Natale in famiglia, tra il calore e l’affetto di parenti e amici, ha rischiato di finire in tragedia per un 80enne cremonese, colpito da un arresto cardiaco durante il pomeriggio. Ancora a tavola, l’uomo si è improvvisamente accasciato sulla sedia senza dare segni di vita. Un appuntato dei carabinieri di Cremona, lì presente, ha notato l'insolita postura assunta dall’anziano e del fatto che questi, all’improvviso, non partecipasse più alla convivialità del momento. I vani tentativi di ridestare l’uomo hanno fatto comprendere la gravità della situazione, gettando i presenti in uno stato di angoscia.
Il militare, senza esitazione, si è immediatamente attivato per fornire da solo il primo, fondamentale, soccorso: dopo aver disteso l’anziano, il cui polso non accennava più battito, ha iniziato a praticare le manovre di rianimazione cardio-polmonare, riuscendo a riattivare le funzionalità vitali dell’80enne. Ha in seguito evitato il possibile soffocamento per ingestione di vomito nelle vie aeree e per la torsione della lingua. In questa situazione, ha atteso l’arrivo dei soccorritori che hanno stabilizzato l’anziano, trasportandolo in codice rosso presso l’ospedale di Cremona, dove è stato ricoverato ma non in pericolo di vita.
Come spesso avviene dopo interventi del genere, il carabiniere ha avuto un cedimento emotivo e fisico innescato dall'adrenalina prodotta in quei momenti di tensione. Il personale sanitario, che lo ha soccorso, si è complimentato per la lucidità e la freddezza dimostrate nel provvidenziale intervento, senza il quale il destino dell'anziano sarebbe stato ben diverso. Il giorno dopo l'accaduto, il militare, sposato e con due figli piccoli, ha raccontato ai colleghi quello che resterà «il più bel Natale della sua vita».
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