L'ANALISI
28 Dicembre 2024 - 05:20
CREMONA - Nel corso delle ultime due settimane, in città ma anche in vari centro della provincia, si è registrato un altro preoccupante picco di segnalazioni relative all’offensiva dei malviventi specializzati nelle truffe online che, tramite mail e messaggi WhatsApp fasulli, puntano a carpire codici e dati bancari (da utilizzare per mettere a segno altri illeciti) e, in alcuni casi, a intascare direttamente denaro inviato dalle persone in buona fede raggirate, che sono quasi sempre anziane e poco pratiche dell’universo digitale.
A livello locale sono state centinaia le comunicazioni false - ma confezionate come veri messaggi della propria banca, con tanto di marchi e logo identici a quelli veri - con le quali, nel corso degli ultimi giorni, in particolare le ultime due settimane, sono stati richiesti dati e codici.
Unico particolare che rivela che si tratta di una truffa - come spiegato a più riprese dagli esperti - l’indirizzo da cui arriva la mail, che chiaramente non ha nulla a che fare con quello dell’istituto di credito. Anche i messaggi WhatsApp sono sempre più di frequente veicolo di non pochi tentativi di raggiro. Abbassare la guardia può costare caro: basta un istante di esitazione per cadere nel tranello.
Di pari passo torna a crescere il numero di coloro che si trovano alle prese con acquisti online che non vanno in porto: dopo aver mandato il denaro nei modi e nei tempi richiesti, a casa non arriva nulla. Gli ultimi a restare ‘scottati’ sono stati un collezionista di profumi e un uomo che ha sborsato quasi 300 euro per un personal computer mai consegnato.
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