L'ANALISI
27 Dicembre 2024 - 05:15
SERGNANO - Imposte locali invariate, ma il Comune è stato costretto a eliminare la fascia di esenzione dell’addizionale Irpef, per recuperare i fondi necessari all’assunzione di un dipendente. Andrà a occuparsi dello strategico settore delle manutenzioni e della viabilità, con il nuovo ingresso che sarà operativo dal 2026. Queste alcune delle decisioni fondamentali contenute nel documento finanziario di previsione approvato appena prima della pausa natalizia. Contrarie le due liste di opposizione che siedono in consiglio, che non hanno presentato emendamenti. Il bilancio pareggia a 4.915.013,92 euro per il 2025 e a 3.190.588,6 euro per le annualità 2026-2027. Il compito di illustrarlo ai consiglieri è toccato ovviamente all’assessora alla partita Emanuela Landena.
«Le scelte finanziarie sono state il frutto di un lavoro condiviso dalla giunta e dalla maggioranza consiliare, per il necessario impegno che deriva dalla responsabilità di mantenere in ordine i conti pubblici, senza però tagliare i servizi essenziali messi a disposizione dell’intera comunità nonostante il pesante debito ereditato e i tagli previsti dallo Stato agli enti locali per le spese correnti. Le imposte comunali Imu e Tari sono rimaste invariate rispetto allo scorso anno, mentre per l’Irpef si è dovuto procedere all’esclusione della quota di esenzione per poter finanziare l’assunzione di un nuovo dipendente comunale nel settore manutenzioni e viabilità. La decisione dell’amministrazione comunale di approvare il bilancio previsionale entro il termine dell’anno permette di non bloccare l’ente, soprattutto nella parte relativa agli investimenti in opere pubbliche ed essere quindi pienamente operativi fin dal primo gennaio».
Dall’opposizione di Scelgo Sergnano arriva una dura presa di posizione sulle scelte della maggioranza. «Già nel 2020 la stessa lista si era già distinta nel per aver alzato l’addizionale comunale Irpef all’aliquota massima dell’8 per mille. Ora eliminando anche la soglia di esenzione per i redditi inferiori a 8.000 euro dimostrano la poca capacità amministrativa che abbiamo già sottolineato più volte — chiariscono dall’opposizione — ancora una volta hanno scelto la via più semplice: aumentare le tasse. Invece di adottare misure più coraggiose, come una rigorosa lotta all’evasione fiscale o un’attenta revisione delle spese, si preferisce gravare ulteriormente sulle tasche dei residenti. Abbiamo proposto alternative concrete, dimostrando che con una gestione più oculata delle risorse si potrebbero reperire somme ben superiori ai 20mila previsti dalla nuova tassazione».
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