Cerca

Eventi

Tutti gli appuntamenti

Eventi

CREMA

Al Galilei si battono i denti: gli studenti si ribellano

Rilevate temperature di 14 gradi: sciopero sfiorato e appello della dirigente alla Provincia

Dario Dolci

Email:

redazione@laprovinciacr.it

23 Dicembre 2024 - 05:15

Al Galilei si battono i denti: gli studenti si ribellano

CREMA - È un po’ come l’influenza. Capita ogni anno, in inverno, e colpisce quasi ovunque. Il vaccino sarebbero le manutenzioni, ma il prevenire è meglio che curare non è più di moda. Meglio rincorrere le emergenze. Dopo il Racchetti-da Vinci, il Pacioli e il Marazzi è toccato al Galilei restare al freddo per il malfunzionamento dell’impianto di riscaldamento. In entrambe le sedi di via Canossa e di via Libero Comune. Una situazione che ha spinto G.R. (queste le iniziali del mittente della mail) a denunciare la situazione. «Al Galilei, istituto che vanta ottime proposte formative e che ha sfornato molte eccellenze, il riscaldamento quest’anno non ha mai funzionato. Già c’erano state avvisaglie negli anni scorsi. Gli studenti si sono lamentati, qualche professore pure, ma in tre mesi nulla è cambiato. Allievi e insegnanti partecipano alle lezioni con cappotto o maglioni pesanti tornando a casa sempre infreddoliti e spesso si ammalano. Qualche giorno fa, i rappresentanti degli studenti hanno minacciato uno sciopero. Alcuni insegnanti si sono portati un termometro in classe registrando 14 gradi. L’idea dello sciopero è rientrata dopo che è stata comunicata l’uscita di alcuni tecnici. Mi domando, chi è responsabile della gestione di queste cose?». 

orini

Responsabile è la Provincia, proprietaria degli edifici che ospitano gli istituti superiori. Ai suoi amministratori si è rivolta la dirigente scolastica Paola Orini (nella foto): «Ho parlato personalmente con il consigliere Eugenio Vailati e poi col presidente Roberto Mariani, che hanno mandato subito dei tecnici. Al liceo si è trovata una soluzione, mentre in via Canossa c’è una perdita nell’impianto e ci vorrà tempo. Conto che il problema venga risolto durante le vacanze di Natale».

La preside nega che il riscaldamento sia in tilt da metà ottobre: «A ottobre c’era stato un guasto ma era stato subito riparato. Il problema si è riproposto la scorsa settimana. Venerdì, alcune classi sono state in sala Alessandrini tutta la mattinata, dove già era prevista una proiezione. Altre sono state spostate in aule meno fredde e altre ancora trasferite nella succursale di via Pesadori, che è brutta ma riscaldata».

In merito alle temperature proibitive, Orini precisa: «I 14 gradi si sono registrati in poche aule. In altre ce n’erano 17 in altre ancora 19. C’era freddo anche nel mio ufficio, ma questa non era e non è la priorità». Il decreto legislativo 59 del 20 aprile 2017 ha stabilito che la temperatura minima all’interno delle scuole deve essere di 18 gradi. Per questo gli studenti hanno minacciato lo sciopero. «Erano più che altro i ragazzini delle prime – spiega la dirigente – ma dopo aver assistito alla mia telefonata in viva voce con il presidente Mariani hanno deciso di aspettare».

Quello del riscaldamento non è comunque l’unico problema che la Provincia dovrà cercare di risolvere. Orini conferma che anche in palestra le cose da sistemare non mancano, come lamentano da mesi anche le società sportive che la utilizzano in orario extrascolastico: «Ci sono dei problemi anche nel servizi igienici, è vero. Anche su questo aspetto ho chiesto all’amministrazione provinciale un intervento che sia risolutivo». 

Commenta scrivi/Scopri i commenti

Condividi le tue opinioni su La Provincia

Caratteri rimanenti: 400