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CASALMAGGIORE

Asilo nido, cantiere in ritardo: i genitori dall’avvocato

Una decina di famiglie ha avanzato, tramite un legale, la richiesta di dimezzare le rette. Bongiovanni: «Stavamo valutando agevolazioni, ma la lettera ha bloccato la discussione»

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

21 Dicembre 2024 - 05:20

Asilo nido, cantiere in ritardo: i genitori dall’avvocato

CASALMAGGIORE - In consiglio comunale si è tornati a discutere dei disagi causati dai ritardi nella ristrutturazione del nido Aroldi. Il sindaco Filippo Bongiovanni ha rivelato che «dieci famiglie, su 41 interessate, si sono rivolte a un avvocato chiedendo al Comune una riduzione del 50% delle rette mensili. Stavamo valutando interventi di agevolazione, ma questa lettera ha bloccato ogni discussione. Quando si scrive con un avvocato, si risponde con un avvocato». E comunque, ha poi riflettuto, «qualunque decisione dovessimo prendere, qualcuno si lamenterà». 

bongiovanni

La mozione, presentata dai gruppi di minoranza e illustrata da Annamaria Piccinelli, proponeva di ridurre le rette alle famiglie e di premiare il personale educativo. La consigliera ha descritto i disagi vissuti, tra cui trasferimenti temporanei, spazi ridotti e assenza di una cucina interna: «Nonostante gli sforzi del Comune, il servizio attuale non è paragonabile al livello del nido Aroldi. Non è corretto che le famiglie paghino la tariffa piena».

L’assessore ai servizi sociali Massimo Mori ha difeso l’operato dell’amministrazione, spiegando che le strutture alternative sono state certificate e adeguate: «Il cibo è calibrato, gli spazi rispettano le norme, e il personale si è dimostrato estremamente competente. I bambini si stanno adattando bene». L’assessore al Bilancio Sara Manfredi ha escluso riduzioni immediate delle rette: «Abbiamo già utilizzato 20mila euro dal fondo di riserva, ma ulteriori interventi potranno essere valutati solo ad aprile 2025». L’assessore all’Istruzione Sara Valentini ha spiegato che esiste un fondo che consente premi al personale legati a obiettivi raggiunti, ricordando che le valutazioni spettano ai responsabili dei servizi.

Alessia Tascarella ha criticato duramente la gestione del Comune: «I problemi erano prevedibili, ve l’avevano detto anche Gabriel Fomiatti e Mario Daina, e si potevano evitare con un piano B». Il sindaco ha respinto le critiche, accusando l’opposizione di politicizzare la vicenda e contestando l’uso della parola ‘disservizi’. Piccinelli ha ribattuto che la richiesta di una riduzione delle rette non è una polemica politica, ma un atto di equità verso le famiglie. Bongiovanni ha poi precisato che intendeva contestare l’andazzo polemico della storia.

Giuseppe Scaglioni ha evidenziato che si può parlare della questione, ma in relazione «ai problemi di una impresa non all’altezza». Gianpietro Seghezzi ha ricordato che «la questione nasce dalla decisione dell’amministrazione di sistemare una struttura spendendo oltre un milione di euro», pur avendo un disavanzo di 254mila euro, per sottolineare quanto il Comune ci tenga al Nido. Nonostante un tentativo da parte di Luciano Toscani di emendare il testo sostituendo ‘disservizi’ con ‘disagi’, la mozione è stata infine respinta.

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