L'ANALISI
21 Dicembre 2024 - 05:10
CALVATONE/ACQUANEGRA - Tre anni per la realizzazione del ponte provvisorio sul fiume Oglio tra Calvatone e Acquanegra sul Chiese, di cui due anni solo per la burocrazia. Sono le tempistiche shock enunciate durante l'ultimo consiglio provinciale a Mantova da parte del consigliere delegato alla Progettazione e manutenzione infrastrutture, Enrico Volpi, in risposta ad un'interrogazione presentata dal consigliere e sindaco di Bozzolo Giuseppe Torchio della lista Mantova Provincia unita. La struttura è chiusa dal 9 giugno 2023.
Al momento, a cura dello studio Polaris di Mantova, è in corso la predisposizione del progetto che prevede un ponte di tipo bailey che andrà a sostituire quello in ferro. La cosa che più stupisce nella risposta di Volpi è la lunghissima fase burocratica – circa 17 mesi – di cui non è nemmeno noto l'inizio. Una volta terminata quella fase vi saranno sei mesi per la pubblicazione del bando di gara, l'aggiudicazione e la firma del contratto. Infine, tra circa due anni, la realizzazione vera e propria che durerà un anno. Non vanno dimenticati il collaudo finale, che porterà via altro tempo, e i ritardi cronici nel rispetto del cronoprogramma delle opere pubbliche in Italia. Il costo, è stato ribadito, è di 2 milioni e 350mila euro che verrà diviso tra le due Provincie e la Regione.
«Per quanto riguarda la realizzazione di un ponte fisso e definitivo – ha sottolineato Volpi – è un'opzione che in questo momento non è nelle nostre possibilità». Al termine dell'articolata e precisa risposta, Torchio ha ringraziato la Provincia per l'impegno ma si è detto anche «preoccupato per le tempistiche che vengono prospettate. Auspico che si possa accelerare la parte burocratica il più possibile. Bisogna anche affrontare il tema del risarcimento a cittadini ed attività economiche».
La sindaca di Calvatone e consigliere provinciale a Cremona Valeria Patelli, rimane cauta ma si mostra anche piuttosto preoccupata su quanto prospettato per il futuro. «Dopo aver sentito quanto detto da Volpi a Mantova mi sono mossa e vedrò il presidente della Provincia di Cremona Roberto Mariani e i tecnici per fare il punto della situazione, già prima della fine dell'anno. Il mio stato è di agitazione per quanto si prevede per la mia cittadinanza che sta già subendo notevoli disagi. Quando avrò incontrato Mariani potrò dare risposte più corrette e precise ai miei compaesani. È fuori dubbio che la burocrazia ammazza l'Italia e di cattivi esempi la nostra nazione ne è piena, il ponte di Calvatone è, purtroppo, in ottima compagnia».
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