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CREMA: I CONTI DEL COMUNE

Allarme per i servizi sociali: «Più spesa e taglio di fondi»

La presidente della commissione Welfare Caso: 1,5 milioni di trasferimenti statali in meno nei prossimi 3 anni

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

21 Dicembre 2024 - 05:25

Debito più che dimezzato, sbloccati soldi per  i servizi

La presidente Teresa Caso e il Comune di Crema

CREMA - La spesa sociale è vicina al punto di non ritorno, complice il raddoppio dei casi di alunni e studenti certificati, passati da 108 nel 2018 agli attuali 228: due i milioni l’anno solo per coprire questa voce. In più, il Comune dovrà affrontare 1,5 milioni di euro di tagli statali nei prossimi tre anni. A lanciare l’allarme sulla tenuta dei conti del Welfare è Teresa Caso, presidente della commissione comunale Servizi sociali. Il rischio che, da solo, l’ente locale non possa più far fronte alle povertà è dietro l’angolo. Anzi, come specifica proprio la consigliera di Crema Aperta, per alcuni capitoli si è già concretizzato.

«La mancanza di politiche strutturali nazionali e regionali di contrasto alla povertà ha un impatto devastante anche nel nostro territorio. Nel 2023 era stato possibile pubblicare un avviso, per dare la possibilità agli aventi diritto di accedere a contributi economici rivolti a sostenere il mantenimento dell’alloggio nel mercato privato». La dimensione di questo fenomeno, che significa famiglie a rischio sfratto, porta poi ad ingrossare le fila di coloro che sono in coda con ben poche speranze di avere una casa comunale o dell’Aler (oltre 300 domande inevase ogni anno).

«L’anno scorso furono inoltrate 1.088 domande, di queste 470 che vennero finanziate. Quest’anno non è stato possibile pubblicare alcun avviso. Non sono arrivati fondi a questo scopo. La stessa situazione si profila peri il nuovo anno. La spesa sociale impegna il 24% di quella corrente, a cui va aggiunto un 11% dei fondi da destinare all’istruzione, di cui fanno parte i costi relativi al servizio di assistenza ad personam». A questo proposito, Caso ricorda che si tratta di una spesa difficile da prevedere e a rendere ancora più complessa la gestione di questi capitolo è proprio l’impossibilità di programmarla.

«Oltre due milioni sono stati investiti quest’anno, solo ed esclusivamente dal Comune, tra l’altro risorse che non è possibile pianificare in quanto a inizio anno non sai mai quanti saranno i casi certificati di studenti con difficoltà di apprendimento, con evidenti difficoltà di gestione del bilancio sociale — conclude la presidente della commissione Welfare —: per cercare di recuperare i fondi necessari agli equilibri del bilancio, è stato deciso di tagliare la soglia di esenzione dell’addizionale Irpef per il 2025, riducendola da 18 a 15mila euro (il recupero sarà di circa 350mila euro Ndr). In caso contrario avremmo dovuto intervenire con una riduzione dei servizi di welfare e con aumenti delle rette e di altri costi».

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