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PIADENA DRIZZONA. L'ALLERTA

Al villaggio nuovo un furto alla settimana

Dalla fine di ottobre colpi a raffica nelle vie della zona residenziale. Una vittima: «Abbiamo le immagini: erano in due e hanno rovistato in cerca di gioielli»

Davide Luigi Bazzani

Email:

davideluigibazzani@gmail.com

17 Dicembre 2024 - 05:25

Al villaggio nuovo un furto alla settimana

PIADENA DRIZZONA - Ogni settimana, un furto. Uno stillicidio. Hanno iniziato in via Guido Rossa, alla fine di ottobre, e poi hanno preso di mira diverse altre vie a raffica. I ladri stanno ‘martellando’ il villaggio nuovo, il quartiere residenziale che si trova a sud della ferrovia. E domenica sera un’abitazione in via Dalla Chiesa è stata presa di mira dai malviventi, per la seconda volta, nel giro di un paio di settimane. L’ennesimo episodio di una lunga serie che sta creando crescente preoccupazione tra i residenti. Ad essere colpite sono state via Guido Rossa, via Santoro, via Lando Conti alla fine di ottobre, via Falcone, via Libero Grassi.

«A casa mia – ci dice una residente di via Grassi, colpita una settimana fa – hanno agito in due, perché abbiamo visto delle immagini registrate. Uno è rimasto sull’auto, di colore grigio scuro o nero, l’altro ha fatto due tagli nel legno di una finestra ed è entrato. Non ha messo tutto a soqquadro ma ha aperto solo i cassetti in cui c’erano oggetti d’oro. Poi è uscito dal retro. La cosa sconcertante è che questi fatti avvengono sempre più o meno nella stessa fascia oraria, dalle 17 alle 19. Quasi sempre in casa non c’è nessuno, ma so di casi in cui i ladri hanno tentato di entrare anche con i residenti in casa. Tra l’altro, parcheggiano le loro auto vicino alla casa in cui vogliono andare a rubare, in modo piuttosto spudorato».

I residenti denunciano una crescente sensazione di insicurezza e impotenza. Sui social, il dibattito è acceso, e molte voci si sono levate per esprimere rabbia, frustrazione e richieste di maggiore vigilanza: «Non se ne può più, non si può vivere così, le stanno facendo passare tutte in quella zona». La richiesta di una maggiore presenza delle forze dell’ordine è stata ribadita da molti, ma c’è anche consapevolezza che le forze sono quelle che sono e non possono garantire una presenza costante. C’è chi scrive: «Non siamo più padroni di niente, della casa e delle nostre cose, che il più delle volte sono ricordi familiari. Non possiamo più uscire di sera senza timore. Non c’è sicurezza! Piuttosto che tante feste, preferirei più sicurezza».

C’è chi pone l’accento sul senso di impunità che spesso accompagna questi episodi: «Questi ladri sono audaci, non hanno nulla da perdere. Rischiano pochissimo, e se alzi le mani per difendere ciò che è tuo, rischi di passare dei guai. Idem le forze dell’ordine. I ladri si sentono tutelati».

In questo clima di tensione, alcuni cittadini cominciano a proporre soluzioni autonome, come le ‘zone di controllo del vicinato’, già presenti in altre città, per migliorare la sicurezza locale: «Meglio fare qualcosa di più, da cittadini volontari organizzati, piuttosto che stare a guardare e subire. Se la situazione dovesse protrarsi, i cittadini si organizzeranno da soli. Io in primis sarei d’accordo e disponibile».

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