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DISCARICA SELVAGGIA. LA STRETTA

Discarica selvaggia, gli incivili del rifiuto finiscono in (foto)trappola

Diventa operativo il giro di vite del Comune: dal mese prossimo microcamere negli angoli ‘sensibili’ della città. Due apparecchi già acquistati e altri in arrivo

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

17 Dicembre 2024 - 05:20

Discarica selvaggia, gli incivili del rifiuto finiscono in (foto)trappola

Nel riquadro una foto trappola in n una foto d'archivio

CREMA - Il nuovo anno prenderà il via con una stretta contro gli abbandoni dei rifiuti. Acquistate dal Comune nelle scorse settimane, nei primi giorni di gennaio verranno attivate e dunque piazzate le due fototrappole (microcamere) a disposizione degli agenti ambientali della società Aprica. Entro qualche mese ne arriveranno altrettante. «Siamo ormai pronti per la fase operativa — annuncia l’assessore all’Ambiente Franco Bordo —: si concentrerà sui luoghi sensibili della città, dove purtroppo non di rado vengono scaricati rifiuti».

bordo

Le fotocamere ad alta definizione, in grado di filmare anche con il buio, saranno pronte a riprendere gli incivili 24 ore su 24, in modo da consentire poi agli agenti ambientali e alla polizia locale di individuare e multare i responsabili. Le zone critiche da monitorare sono molte, ovviamente in municipio non forniscono dettagli, ma ci sono aree, nei dintorni delle zone industriali, delle periferie e lungo strade di campagna, che sono più esposte di altre.

Da non dimenticare che, in alcuni casi, l’abbandono di rifiuti non comporta solo sanzioni pecuniarie, ma è reato. Ad esempio se si disperdono i rifiuti che rientrano nella categoria di quelli pericolosi (scarti della raffinazione del petrolio o dei processi chimici industriali, solventi, oli esausti, batterie, accumulatori), ma anche parti di veicoli a motore e lastre in fibrocemento. Insomma, quel genere di materiali che risultano altamente inquinanti, Fortunatamente, non sono casi frequenti nel territorio comunale, dove più che altro le mini-discariche abusive riguardano indifferenziata generica, materiali provenienti da cantieri edili.

A prescindere dalla contestazione del reato e dalla sanzione correlata, il responsabile dell’abbandono di rifiuti deve poi provvedere di tasca propria alla rimozione, all’avvio al recupero o allo smaltimento, oltre che al ripristino dello stato dei luoghi. In questi casi interviene un’ordinanza del sindaco. Aprica, la società che ha l’appalto dell’igiene urbana, mette in campo sei agenti ambientali. Non possono ovviamente sanzionare, ma segnalano alla polizia locale. Per farlo sono autorizzati dal sindaco ad aprire i sacchi di rifiuti abbandonati e a svolgere altri accertamenti.

rifiuti

L’anno scorso, dopo aver completato uno specifico corso di formazione al comando della polizia locale, i sei nuovi incaricati hanno ricevuto il mandato diretto dal sindaco Fabio Bergamaschi. Tra i loro obiettivi anche informare e sensibilizzare la comunità locale sul corretto conferimento dei rifiuti, oltre a prevenire comportamenti dannosi per l’ambiente e controllare il rispetto delle norme ambientali e del regolamento comunale di igiene urbana.

Gli agenti ambientali sono equipaggiati con palmari, così possono registrare in tempo reale le loro operazioni, facilitando la raccolta di dati e informazioni. Inoltre, permettono una comunicazione diretta con la polizia locale, in modo da garantire un coordinamento efficace e tempestivo in situazioni che richiedono interventi specifici. «L’uso delle fototrappole in una determinata area — prosegue l’assessore all’Ambiente — sarà ovviamente temporaneo e previo il posizionamento di cartelli. Puntiamo a individuare i responsabili, ma certo contiamo anche sull’effetto deterrente di questa iniziativa».

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